Sarà polo logistico per i serramenti.
Operativo entro fine anno: questa l’intenzione del fondatore dell’azienda di Oltre il Colle
Il 2013 chiuso con un fatturato record e il trend prosegue. Altra sfida: le persiane in alluminio
La sede dell’ex Miti di Zogno (gruppo Polli), stabilimento che chiuse cinque anni fa dopo il trasferimento di tutta l’attività nella sede di Urgnano, sarà riconvertita. Diventerà di proprietà della
Serbaplast di Oltre il Colle che ne farà il centro logistico (ora a Rosolo di Serina) per lo smistamento dei prodotti finiti. Il contratto preliminare di compravendita è di lunedì scorso e ha fatto balzare di gioia, oltre che gli imprenditori protagonisti dell’operazione, anche il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti. Che, da quando chiuse la fabbrica di tessuti si impuntò per fare in modo che quell’area restasse industriale-artigianale. Resistendo, in particolare, alla richiesta di trasformarla in area commerciale per realizzarvi un maxi supermercato (a marchio Conad). La struttura (dieci mila metri quadrati, di cui 7.000 coperti), dovrebbe diventare già operativa entro fine anno, almeno secondo le intenzioni di Ubaldo Balzi, fondatore 30 anni fa e titolare della Serbaplast, oggi 54 dipendenti, con sedi a Oltre il Colle e Rosolo di Serina, specializzata nella produzione di serramenti in Pvc. «Ci sono da sistemare tetto e uffici – dice Balzi – e investiremo almeno 300 mila euro. Vorremo entrarci già quest’anno. Per ora non parliamo di nuovi posti di lavoro. Andiamo avanti con i piedi per terra, vista la situazione generale di crisi». Ma che, per ora, sembra toccare marginalmente l’azienda della Val Serina. Il 2013 è stato l’anno del fatturato record, con 8 milioni e 800 mila euro e 21.223 serramenti realizzati. «Siamo tra le prime cinque realtà del settore in Italia – continua Balzi - e quest’anno sta andando ancora meglio, ma aspettiamo. Abbiamo appena acquistato una nuova linea che installeremo a Oltre il Colle. Vogliamo iniziare una nuova avventura, con persiane in alluminio, perché è quello che ci chiede il mercato». «Posti di lavoro? - dice Balzi -. Abbiamo bisogno di due-tre operai specializzati, responsabili di reparto, ma bussano alla nostra porta macellai e pizzaioli. Abbiamo dovuto mettere un cartello fuori dall’azienda scrivendo che non accettiamo più curriculum. A Zogno apriremo il centro logistico, poi si vedrà. A Rosolo, in sei anni di attività abbiamo raddoppiato, ma ora la concorrenza è spietata e si guarda meno alla qualità». Il nuovo spazio di Rosolo risolverà
almeno in parte i disagi legati alla frana che dal dicembre scorso divide in due la Val Serina. «Ci dicono che ci vorrà un anno per ripristinare la strada – continua –. Per ora andiamo avanti con un servizio di bus navetta da Zogno a Rosolo». «A noi quello spazio non serve più – aggiunge Matteo Polli, dirigente dell’azienda che 50
anni fa aprì la Miti –. Questa è una notizia positiva per tutta la valle. Volevamo che l’area restasse industriale e ci siamo riusciti ». «Avevamo inserito nel Pgt il vincolo industriale-artigianale – conclude il sindaco Ghisalberti –. Quella era ormai uno delle poche aree disponibili in valle. La nostra perseveranza è stata premiata». (fonte Eco di Bergamo)
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