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Mancano dieci minuti alle 15 quando l’escavatore fa breccia nell’ultimo diaframma della galleria di Zogno. Scattano flash e applausi. Per la Valle Brembana una tappa importante. Lo scavo per il primo tunnel della variante, iniziato nel maggio 2012, è concluso. A suggellare l’evento il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, arrivato puntualissimo all’ingresso sud del cantiere, accompagnato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno e dall’assessore al’Ambiente Claudia Maria Terzi. Con loro il presidente della Provincia Ettore Pirovano e assessori, il senatore Giacomo Stucchi, una dozzina di sindaci della valle e tutte le imprese che, in subappalto, stanno lavorando sulla nuova strada. Zogno «Sulla variante di Zogno ho messo sul tavolo la mia presidenza - ha spiegato ieri il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano -. Ottenere dalla Regione Lombardia i fondi necessari alla realizzazione dell'opera è stata, ai tempi, un'impresa ardua. I soldi non bastavano per tutti e abbiamo dovuto mettere in campo tutte le nostre forze per spuntarla, in modo da assicurare a questo territorio l'opera che attendeva da oltre 18 anni. La realizzazione della variante è la vittoria di tutti, in primis della Lega Nord - ha detto ancora il presidente Pirovano ieri all'abbattimento dell'ultimo diaframma della prima galleria -, e per questo voglio ringraziare tutti, a cominciare dall'allora assessore regionale Raffaele Cattaneo, che ha capito l'importanza di sbloccare i fondi necessari. Grazie anche ai parlamentari bergamaschi, agli assessori e ai consiglieri regionali che si sono impegnati al nostro fianco». Presente, insieme a numerosi sindaci brembani, anche il presidente della Comunità montana Valle Brembana e sindaco di Taleggio, Alberto Mazzoleni. L'apertura della variante è prevista per febbraio 2015, ma Mazzoleni auspica che ciò avvenga anche prima: «Abbiamo assolutamente bisogno di questa strada come di altre infrastrutture in Valle Brembana - dice - e prima sarà disponibile prima sarà meglio. Le imprese hanno lavorato bene e questo fa ben sperare sul rispetto dei tempi. Poi bisognerà pensare anche alla variante di San Giovanni Bianco: alcuni progetti ci sono già, occorrerà trovare i fondi, anche se in questo periodo di crisi non sarà certo facile». «Quest'opera - ha aggiunto l'assessore provinciale alla Viabilità Giuliano Capetti - a oggi è la più importante che stiamo realizzando sul territorio di Bergamo. Il suo completamente creerà le condizioni per uno sviluppo più efficace del territorio e dell'economia della Valle Brembana». Sul cantiere anche il consigliere regionale Alessandro Sorte: «Ho avuto modo di visitare già qualche mese fa il cantiere della variante di Zogno - ha dichiarato Sorte al termine della cerimonia di ieri - e con soddisfazione posso affermare che i lavori procedono rapidi e puntuali, a testimonianza della grandissima professionalità delle nostre imprese. La variante di Zogno è un'opera strategica per la Valle Brembana e per tutto il territorio bergamasco, che permetterà un forte rilancio dell'economia e del turismo della valle, ma che soprattutto faciliterà gli spostamenti dei cittadini incrementandone l'accesso ai servizi».I sindaci: fondamentale per il rilancio della valle «Darà impulso anche al turismo in Val Serina Serviva 15 anni fa, ma meglio tardi che mai» Zogno Il parere è unanime: sindaci e amministratori parlano di passo determinante per lo sviluppo della Valle Brembana. L'attesa ora è rivolta al completamento del secondo tunnel. Visibilmente emozionato il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti: «I tempi dei lavori finora sono stati rispettati e siamo pienamente soddisfatti. Una tappa importante che ci fa anche dire che le imprese stanno lavorando bene». «È un passo basilare per lo sviluppo turistico e lavorativo dell'intera Valle - dice Giovanni Marco Muttoni, sindaco di Bracca -. Darà impulso anche alla Valle Serina. Ora speriamo che si rispetti il cronoprogramma». Stesso parere per Vittorio Milesi, primo cittadino di San Pellegrino: «Pensiamo già ai benefici che l'opera conclusa comporterà per il territorio. Si tratta di un intervento strategico, forse il più importante in provincia di Bergamo. La viabilità è elemento centrale per lo sviluppo brembano, senza questa infrastruttura le azioni messe in campo dai Comuni per valorizzare i nostri luoghi andrebbero vanificate». «È un tassello che fa ben sperare chi vive il territorio - precisa Andrea Milesi, sindaco di Roncobello -. Alcuni imprenditori stanno investendo risorse per innovare e avviare un'offerta turistica di qualità, ma senza infrastrutture adeguate sarebbero sforzi vanificati». La variante in galleria di Zogno dunque come strumento per la rinascita economica. C'è chi, però, sottolinea come quest'opera fosse necessaria almeno 15 anni fa: «Le aziende che in questi anni non hanno chiuso, ora sono in profonda crisi, stiamo cercando di rianimare un malato grave - sottolineano i sindaci di Dossena Anselmo Micheli e di Vedeseta Silvestro Arrigoni -. Certo, meglio tardi che mai, ma la situazione non è affatto semplice. Non sarà unicamente questa nuova strada a riportare lavoro e turismo». Il sindaco di Mezzoldo Domenico Rossi: «Un passaggio basilare per mantenere in vita paesi d'alta montagna. Il prossimo passo ora è un collegamento con Morbegno». Di futuri interventi alla viabilità parla pure Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco: «Una volta completata quest'opera sarà la volta del nostro paese - ribadisce il primo cittadino -. Si tratta di un tappo che ingorga la viabilità dell'intera valle vanificando gli sforzi fatti sino a ora». Giovanni Fattori, neosindaco di Serina: «L'azione di oggi ridà speranza ed entusiasmo all'intera valle». . Conclusi gli scavi della galleria a sud, lunga 654 metri Ieri l'apertura della breccia con il presidente Maroni «Tempi rispettati e costi minori, plauso alla Provincia» Zogno Giovanni Ghisalberti Mancano dieci minuti alle 15 quando l'escavatore fa breccia nell'ultimo diaframma della galleria di Zogno. Scattano flash e applausi. Per la Valle Brembana una tappa importante. Lo scavo per il primo tunnel della variante, iniziato nel maggio 2012, è concluso. A suggellare l'evento il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, arrivato puntualissimo all'ingresso sud del cantiere, accompagnato dall'assessore regionale alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno e dall'assessore al'Ambiente Claudia Maria Terzi. Con loro il presidente della Provincia Ettore Pirovano e assessori, il senatore Giacomo Stucchi, una dozzina di sindaci della valle e tutte le imprese che, in subappalto, stanno lavorando sulla nuova strada. «Fondi dalla Regione» «Oggi celebriamo l'importante passo in avanti di un'opera iniziata alcuni anni fa, per la quale la Regione ha stanziato fondi consistenti - ha detto Maroni appena messo piede sul cantiere -. Un'infrastruttura che ha visto la Provincia di Bergamo protagonista, dando ottima prova di sé, garantendo il rispetto dei tempi e diminuendo i costi». Poi il cammino, opportunamente su un telo bianco per evitare il fango, verso l'ultima sezione della prima galleria ancora da abbattere. Cinquecento metri (dei 654 complessivi) e, quando si arriva in cima, l'escavatore è già all'opera. Dopo pochi minuti la parete viene aperta, momento che viene sottolineato con un applauso. Seguono la preghiera e la benedizione a cura del parroco di Zogno don Angelo Vigani, poi l'atteso brindisi con tanto di innaffiamento per qualcuno. Foto di rito davanti al varco aperto dall'escavatore, con assessori, amministratori brembani e, naturalmente, i protagonisti dei lavori, gli operai della Cogesud, l'impresa di Matera a cui è stato affidato lo scavo. Maroni ha sottolineato di «essere molto interessato a questo genere di opere, anche perché non si sa bene cosa succederà alla fine dell'anno con le Province. C'è la possibilità, io dico il rischio - ha fatto notare - che tutte le infrastrutture di questo ente passino di colpo alla Regione, perché non si sa che fine faranno le Province. Quindi invito in maniera più che calorosa il Parlamento, affinché risolva questo dubbio, altrimenti rischiamo che Regione Lombardia si trovi schiacciata sotto il peso di responsabilità che non può gestire, perché non ha le risorse». Anche l'assessore alle Infrastrutture Del Tenno non ha nascosto «l'emozione del momento», che ha voluto dedicare alle «tante maestranze che per mesi, anzi per anni, hanno lavorato qui sotto in condizioni difficili ed estreme». Quindi l'assessore all'Ambiente Claudia Terzi, che, oltre a far notare gli effetti positivi che si avranno a livello ambientale, ha sottolineato l'importanza dell'opera «per tutta la Valle Brembana, soprattutto all'alta valle, che sarà più vivibile anche sotto il profilo economico». Ancora mille metri da scavare Ora l'attenzione si sposta sul resto della variante, in particolare sulla seconda galleria, lunga 2.211 metri. Si va avanti a sei metri al giorno, un po' più rapidamente della prima: qui prevale la roccia rispetto all'argillite del primo tunnel e gli scavi comportano meno difficoltà. Per ora, nella galleria a monte, sono stati realizzati 1.090 metri e ne mancano poco più di 1.100. Tempo previsto per la conclusione sei mesi. Si prosegue anche sui tratti all'aperto, 350 metri a sud e 1.060 a nord. Da ultimo saranno realizzate le rotatorie di Ambria e quella poco a monte delle Grotte delle Meraviglie. L'apertura al traffico della variante è prevista a febbraio 2015. . Preavviso di diniego per la discarica di cemento amianto nell'ex cava di calce a Cacosio di Sedrina. Questo l'esito della Conferenza dei Servizi tenutasi martedì 18 giugno negli Uffici di Regione Lombardia in merito al progetto presentato da Unicalce. «Il sito non è sufficientemente distante dai centri abitati - spiega l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi -. Quella rispetto alla discarica di Sedrina è una decisione eminentemente tecnica, che dipende dal rispetto della normativa vigente, e non certo dalle decisioni della Giunta lombarda. Ma, senza dubbio, la questione, per l'impatto consistente che ha sul territorio, riveste per me un'importanza notevole: per questo motivo la sto seguendo passo per passo». Il proponente ora ha 10 giorni di tempo per controdedurre, risolvendo le cause ostative. Anche la Provincia di Bergamo, l'Assessorato all'ambiente della Comunità Montana Valle Brembana e il Comune di Zogno hanno partecipato alla conferenza dei servizi istruttoria e concordano con la posizione assunta dall'assessore Terzi, sottolineando «il danno potenziale che questo insediamento potrebbe causare agli aspetti turistici e commerciali di tutta la Valle Brembana». Il tutto anche «alla luce dei numerosi sforzi messi in campo per il rilancio economico della Valle, tra cui il consistente investimento per la nuova viabilità, come la variante di Zogno - spiegano i tre attori -. Confidiamo che l'iter regionale possa scongiurare un parere favorevole per l'insediamento della discarica di cemento amianto. Provincia di Bergamo, assessorato all'ambiente Comunità Montana Valle Brembana e Comune di Zogno, si rendono disponibili fin da oggi a collaborare con Regione Lombardia». ( fonte Eco di Bergamo - web) Lunedì giù l'ultima parete della galleria più corta. Cerimonia con le autorità. Apertura per inizio 2015 Zogn.i E luce sia. Per passarci in auto bisognerà aspettare ancora un po', ma intanto per l'attesissima variante di Zogno arriva un bel giro di boa: lunedì prossimo verrà abbattuto l'ultimo «diaframma» nella prima delle due gallerie. Che quindi diventerà a tutti gli effetti un tunnel completo, lungo 654 metri. È il più breve dei due previsti sul tracciato di complessivi 4,5 chilometri, ma non per questo ha richiesto meno cure, anzi: proprio in questa prima galleria la tipologia della roccia, un po' meno compatta, ha richiesto che l'intero tratto venisse rafforzato con una serie di archi in acciaio, su cui verrà poi collocata la calotta in calcestruzzo. Se lunedì dunque si festeggerà la fine dello scavo, per completare poi il tunnel serviranno i rivestimenti interni, i tombini, e tutta una serie di ritocchi finali. Due scoppi al giorno Su questo primo tunnel, nell'ambito dell'organizzazione interna al cantiere, si stanno concentrando in particolare tecnici e operai della Cogesud di Matera, mentre sul secondo (2.211 metri) è all'opera l'Itinera di Tortona (vincitrice dell'appalto). E anche qui si procede spediti: il lavoro è organizzato su dodici ore, con due «scoppi» quotidiani. È infatti attraverso le detonazioni quotidiane che ci si sta (letteralmente) facendo strada nella roccia. A oggi per la seconda galleria si è arrivati a circa 750 metri dall'imbocco sud, e a 180 da quello nord. Un po' meno della metà, insomma. La previsione è che per questo secondo scavo, caratterizzato da una roccia più compatta, il termine possa arrivare per la fine dell'anno. Poi, prima di vedere aperta la strada, bisognerà concentrarsi sulle finiture delle gallerie, ma anche sui tratti a cielo aperto (sono due, di 350 e 1.059 metri), per i quali nell'ultimo periodo si sono un po' fatti i conti con il maltempo. La zona è molto ricca d'acqua, e le piogge abbondanti di questa strana primavera si sono fatte notare, creando dei veri e propri fiumi. Per la fine dei lavori e l'apertura al traffico si parla dunque grossomodo di febbraio del 2015. Intanto si festeggia un primo passo importante: per l'occasione in valle, oltre ai rappresentanti della Provincia e ai dirigenti del gruppo Itinera, è atteso anche il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni. L'opera, dal costo complessivo di 44 milioni, è infatti finanziata dal Pirellone, oltre che dalla Provincia, che ci mette circa sette milioni di euro. «Punto fermo positivo» Soddisfatto il presidente Ettore Pirovano, soprattutto perché «i lavori sono in piena tabella di marcia. Ora per la prima galleria, particolarmente impegnativa per il gran lavoro di sostegno che ha richiesto, si abbatte l'ultimo diaframma, e l'altra procede. Abbiamo anche potuto pagare alcuni avanzamenti (per crediti relativi al 2012, ndr) all'impresa, grazie alla parziale sospensione del patto di stabilità per effetto delle misure sblocca-pagamenti del governo». Di «passaggio importante» parla pure il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti: «È un'infrastruttura importante per tutta la valle, che ora segna un punto fermo molto positivo. Sono contento soprattutto perché mi pare che si prosegua nel miglior modo possibile». I quattro chilometri e mezzo di strada sono attesissimi: di una variante a Zogno si parla almeno dagli anni Ottanta, e la tormentata cronistoria non è priva di false partenze, progetti da rifare, fondi da recuperare e traversie di vario genere. Cantiere consegnato nel 2011 Ricostruirla è una missione quasi impossibile, ci limitiamo a ricordare che le ruspe, con la consegna ufficiale dei lavori, sono arrivate a luglio 2011, segnando la svolta per una valle che attende di superare «l'imbuto» del centro di Zogno e le code che spesso caratterizzano le ore di punta e i fine settimana. Dall'opera il sindaco di Zogno e i suoi «vicini» si aspettano certo benefici per il turismo, ma non solo: «È una possibilità di rilancio per tutte le attività economiche della nostra valle». Che lunedì, insieme ai pendolari brembani e alle autorità, cominceranno a intravedere la fine del (primo) tunnel. ( fonte Eco di Bergamo) La sezione di Zogno (Valle Brembana)della Lega Nord- Lega Lombarda, organizza dal 20 al 23 Giugno 2013 la nona edizione de la "Zògn" Zogno in festa, presso l'area coperta in località Ambria . Una festa popolare e delle tradizioni, durante la kermesse si avrà la possibilità di gustarsi un pezzo della Valle Brembana (Bergamo) e delle sue tradizioni. All’interno di un’ampia struttura coperta saranno attivi servizio bar , cucina e pizzeria, e si svolgeranno, spettacoli di animazione, convegni, intrattenimenti e concerti . Come nella tradizione delle feste popolari della Lega Nord, saranno presenti tra il pubblico amministratori, dirigenti, Parlamentari dando la possibilità alla gente di dialogare direttamente con loro. Quattro giorni di festa a Zogno, da giovedì 20 giugno a domenica 23 giugno in via Piave,6 ad Ambria di Zogno. Si inizia giovedì, alle ore 19, con l'inaugurazione della festa e l'alzabandiera padano; a seguire l'apertura di bar cucina con animazione musicale dalle 21 con esibizione di ballo latino americano con “Orobic dance” . Nel menù tutte le sere a partire dalle ore 19 piatti tipici bergamaschi, pizza e dalle ore 21 i migliori interpreti per il ballo liscio, ma anche dimostrazioni di ballo. Venerdì 21 suonerà Armido e sabato 22 l'orchestra I Melody Domenica 23, ultimo giorno di festa, ballo liscio con Claudio e saluto finale del segretario di sezione. Durante le serate ci sarà animazione per i più piccoli con ampia zona coperta con Gonfiabili gratuiti e giochi e ruote della fortuna. Interverranno rappresentanti della Lega Nord, amministratori locali, provinciali e deputati Questa discarica non s'ha da fare, ormai tutti ne sono convinti. E' stato ribadito anche durante l'assemblea indetta dai cittadini di Sedrina per poter dire un secco no al progetto che ormai spaventa gran parte della Valle Brembana. Un impegno di squadra fra i vari Comuni della valle per vietare la creazione di una discarica di amianto, progetto nel comune di Sedrina che però poggia nella conca di Zogno, della serie: l’erba del vicino è sempre più grigia. Il Comune più contrario è proprio quello di Zogno. La creazione della discarica risulterebbe più nociva proprio per questo territorio: l’aria che sale dalla valle - è questo il timore degli amministratori - spingerebbe le particelle velenose proprio sulla testa del capoluogo brembano. All’assemblea però i vertici della società Unicalce, proprietaria della cava Santa Barbara in località Cacosio, dove dovrebbe avvenire lo stoccaggio dell’amianto, non si sono presentati, creando ancora più tensioni tra i presenti. All'assemblea hanno partecipato anche vari sindaci dei paesi brembani in prima linea per questa battaglia, i comitati di Treviglio e Cortenuova, la Comunità Montana. Patrizia Fustinoni, membro deI comitato per la tutela per il territorio ambientale e salute di Sedrina, spiega che l’intento del gruppo è quello di collaborare con le varie forze politiche e non quello di fare lotte: “ Non ci fermeremo finche non vedremo che la discarica non si farà scritto nero su bianco, è una pazzia un progetto simile in un luogo abitato e anche per altri numerosi motivi, tra cui la pericolosità idrogeologica del territorio”. Lo stesso sindaco di Sedrina, Agostino Lenisa, in una lettera inviata al comitato, invita la società Unicalce di ritirare l’istanza di discarica entro il 18 giugno dato che i pareri negativi sembrano più che sufficienti e ne sono in arrivo ancora 38 da altri Comuni facenti parte della Comunità Montana. Il primo cittadino ha comunicato inoltre che il Comune di Sedrina non parteciperà alla seconda riunione di servizio ritenendo già improcedibile l’istanza e i numerosi pareri negativi. Nicolò Belloli . |
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Gennaio 2024
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