Grazie a tutti, grazie a cittadini di Zogno! Prima il nord!
Grazie a tutti i militanti , sostenitori e simpatizzanti per l'impegno e l'entusiasmo di questi due giorni di lavoro e passione, insieme abbiamo raggiunto un grande risultato! Chi volesse continuare la raccolta saremo disponibili presso la sezione durante i giorni d'apertura o prossimamente presso gli uffici comunali anagrafe.
Grazie a tutti, grazie a cittadini di Zogno! Prima il nord! Il 20 e 21 ottobre saremo presenti in alcune piazze di Zogno per presentare la raccolta firme per le proposte di legge su tre quesiti : QUESITO N°1: «Chiediamo di tenere i nostri soldi a casa nostra: vogliamo il 75% delle nostre tasse, non più il 33%» Nel 2010 la Lombardia ha versato a Roma 108 miliardi di tasse di cittadini lombardi. 38,5 miliardi sono tornati a casa, 69,7 miliardi sono rimasti a Roma, destinazione Sud e capitale. Con la proposta della Lega Nord 81 miliardi sarebbero rimasti ai lombardi, e solo 37 sarebbero andati a Roma per aiutare le altre Regioni (del Sud). QUESITO N°2: «La nostra Europa è quella delle regioni, non delle banche: vogliamo decidere noi in quale Europa stare e quale moneta avere» La proposta di legge: «Indizione di un referendum di indirizzo per la rifondazione di un’Unione Europea democratica e federale basata sui Popoli e sulle Regioni, per l’adesione all’area Euro limitata ai territori che rispettano il pareggio di bilancio e per il coinvolgimento del Popolo nelle procedure di approvazione dei Trattati Europei» QUESITO N°3: «I debiti dell’Italia non li pagheranno i Lombardi» Il Nord paga più IMU pro capite di tutte le altre regioni. E’ l’ennesima tassa sul Nord. Ora basta. maggiori info su www.vieniafirmare.com
Nuovo assetto viario sull'ex statale 470 di Valle Brembana: un miglioramento dell'attraversamento dell'abitato di Zogno che garantisce l'incolumità dei pedoni e offre un corretto accesso alla strada del fondovalle.
L'intervento, completato da pochi giorni, è stato eseguito nella zona posta appena a monte della rotatoria del Ponte Nuovo, dove sulla provinciale sfocia via Mazzini. Qui si imponeva la soluzione di un duplice problema: il primo era la messa in sicurezza dei pedoni costretti a camminare sulla sede stradale priva di marciapiedi e perciò pericolosamente a contatto con il traffico sempre intensissimo e poi la necessità di un adeguato accesso alla ex statale degli automezzi provenienti da via Mazzini, ossia dal centro storico del paese. La soluzione è stata trovata utilizzando un triangolo di terreno compreso tra le due strade. All'interno di questo spazio è stato ricavato un marciapiedi protetto che fa da collegamento al marciapiedi proveniente da viale Martiri della Libertà e da prosecuzione con il marciapiedi di via Monte Grappa che affianca un tratto della provinciale in direzione di Ambria. Inoltre il vertice del piccolo appezzamento di terreno è stato arretrato per cui si è allargata la confluenza di via Mazzini sulla ex 470 facilitando notevolmente l'accesso alla medesima. Ma non è tutto. È stata attivata pure una seconda miglioria visto che l'uscita da via Mazzini verso l'alta valle era pericolosa per la scarsa visibilità. Si doveva tagliare il traffico della strada di fondovalle sempre parecchio trafficata, confidando nella cortesia dei conducenti delle auto sull'ex statale. Ora non è più così, perché per l'uscita da via Mazzini in direzione alta valle è stato istituito l'obbligo di curvare a destra e scendere di una trentina di metri verso la rotatoria, da aggirare per prendere poi la strada verso monte. In sostanza una piccola deviazione ma ne hanno guadagnato la sicurezza e la scorrevolezza del traffico. L'intervento è stato commissionato dall'amministrazione comunale di Zogno con una spesa di 70 mila euro nell'arco di un mese.(fonte Eco di Bergamo) Nuovo giardino per la materna a Zogno, sotto 58 nuovi box. Con la vendita si ristruttura l’asilo.
Quattordici mesi di lavori, un milione di euro di investimento per realizzare 58 autorimesse in centro storico a Zogno, ma soprattutto la creazione e la messa in sicurezza di un nuovo giardino, attrezzato di giochi e nuovi spazi per i bambini della scuola materna Francesco Cavagnis. Una bella novità per i piccoli studenti che dagli scorsi giorni hanno iniziato le attività scolastiche. L’operazione, avviata dalla fondazione Cavagnis si è composta di due fasi: la prima con la realizzazione dei box e del giardino, quindi dalla vendita dei box deriveranno i soldi per la ristrutturazione dell’edificio. Dice Alberto Gherardi, presidente della fondazione: «L’operazione di recupero dell’edificio scolastico e al tempo stesso la creazione di autorimesse per il centro di Zogno, erano una necessità impellente, difficile da realizzare. Abbiamo messo tutta la professionalità e il coraggio necessario: possiamo considerare ultimato il primo step di lavori. I 58 box interrati, costituiscono il "salvadanaio" dalla quale la fondazione Cavagnis attingerà per dare il via alla seconda fase dei lavori, quindi la ristrutturazione della scuola materna ». Nell’edificio Cavagnis ci sono due scuole materne, una paritaria gestita dalle suore e una pubblica. «L’edificio richiede una ristrutturazione corposa – prosegue il presidente Gherardi – impossibile da attuare con le sole rette scolastiche e i contributi di legge. L’intervento fatto è un lavoro di qualità che porterà benefici immediati e futuri agli alunni di Zogno e alla popolazione zognese». Per chi fosse interessato, sono ancora disponibili alcuni box, di grandezza variabile da 14 a 30 metri quadrati. Il prezzo è di circa 30 mila euro. «Un particolare ringraziamento è rivolto a Banca popolare di Bergamo, filiale di Zogno – conclude Gherardi –. Un grazie anche ai genitori che hanno aiutato nell’organizzazione di questa giornata di festa».( fonte Eco di Bergamo) Il ruolo dei distretti dell’Asl è fondamentale. L’esperienza delle Valli Brembana e Imagna
L’Asl è presente capillarmente su tutto il territorio. Il distretto sociosanitario della valle Brembana e della valle Imagna, con le due sedi principali di Zogno e di Villa d’Almè, offre anche le articolazioni territoriali di Sant’Omobono Terme e Piazza Brembana. Questa organizzazione è funzionale a soddisfare le richieste provenienti dagli abitanti dei 38 Comuni dell’area montana, molti dei quali sotto gli 800 abitanti. Non sempre, però, accedere alle strutture risulta semplice: alla difficile situazione viabilistica delle valli, si aggiungono i problemi legati al permanere di barriere architettoniche urbane. Il dr. Pierluigi Capolino, direttore del distretto sociosanitario della Val Brembana e Valle Imagna, sull’argomento, dichiara: «L’Asl ha riservato particolare attenzione a questa problematica, individuando sedi facilmente raggiungibili, idonee, prive di ostacoli quindi agevoli per il passaggio di disabili ». Sensibile alla preoccupante situazione socio-economica della Val Brembana «la direzione sociale dell’Asl ha elaborato un progetto ed è in grado di fornire un prospetto di dati epidemiologici, a disposizione degli Amministratori, per sostenere scelte credibili, coerenti e continuative, nonché facilitare adeguate valutazioni socio-sanitarie». Cosa ha fatto e fa l’Asl per facilitare lo sviluppo dei servizi? «Ha promosso l’inserimento di due consultori privati accreditati oltre a quello di riferimento dell’Azienda, garantendo anche un sostegno di natura economica. Sono state create sinergie che prevedono l’intervento di personale medico, ostetrico, pediatrico e ginecologico sul territorio, coinvolgendo anche l’ospedale di San Giovanni Bianco. Ha mantenuto la presenza di 4 sedi operative per Guardia medica in Val Brembana ed una sede di Guardia ambulatoriale strutturata in piazza Brembana, per un impegno complessivo di 40 medici». Esistono altre forme di partecipazione territoriale? «L’Asl ha creato sinergie tra operatori infermieristici e medici di medicina generale operanti nell’area. Ha costruito cooperazioni con le aziende ospedaliere con particolare attenzione ai temi della domiciliarità: nell’attività gestita dal Centro per l’assistenza domiciliare è stata concordata la presenza, un giorno a settimana, di un’infermiera dell’Asl all’ospedale di San Giovanni Bianco per acquisire, già nel momento del ricovero, gli elementi necessari al buon rientro a casa del paziente che sarà coadiuvato dall’assistenza domiciliare. Rilevante, poi, l’accreditamento del centro Don Stefano Palla per l’attività di Hospice riservato ai pazienti in fase terminale». Quali sono i punti di forza del distretto sociosanitario? «Oltre al panorama dei servizi offerti (www.asl.bg.it), i punti di forza sono da ricercare nelle relazioni positive e nelle solide opportunità di confronto con gli Uffici di piano, attori della programmazione dei Comuni, su varie tematiche che hanno permesso di sviluppare progetti di integrazione consultoriale: a tal proposito stiamo lavorando ad un protocollo condiviso. Obiettivo questo raggiunto grazie alle specifiche competenze del personale amministrativo, degli operatori sociali (anche se in numero esiguo) ed al buon governo della medicina generale sul territorio: sono operativi ben 64 medici di assistenza primaria, i cosiddetti medici di famiglia, che collaborano in sinergia animati da una forte stima reciproca. Buoni anche i rapporti di rete, frutto della proficua collaborazione tra enti ed associazioni di volontariato. Novità: a fine anno si inaugurerà la nuova sede del Distretto di Zogno, grazie all’impegno profuso di concerto tra l’amministrazione di Zogno e l’Asl. Sarà realizzata una struttura unica in cui far confluire tutte le attività territoriali. Importante, inoltre, l’apertura alla Residenza sanitaria assistenziale di Almenno di un ambulatorio per la Pediatria ogni sabato pomeriggio». Quali sono le criticità rilevabili nell’Area Val Brembana- Valle Imagna? «Oltre alle differenze di natura logistica, è un dato di fatto che in Valle Imagna la continuità del governo dell’Ufficio di piano per le attività consultoriali accreditate e l’ex Guardia Medica hanno permesso di raccogliere i frutti di una stabilità progettuale. Invece la Val Brembana è apparsa più orientata a risolvere problematiche di natura contingente. Solo da poco, infatti, ha consolidato il mantenimento delle figure professionali per luoghi periodi, proprio per rafforzarne la capacità di agire con continuità». ( fonte Eco di Bergamo) . |
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Gennaio 2024
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