L’Amministrazione comunale di Zogno inizia domani 16 marzo 2013 un tour nelle frazioni per incontrare la gente. «Sarà un modo diverso – spiega il sindaco Giuliano Ghisalberti – per illustrare i programmi e per ascoltare le esigenze dei cittadini». Domani, dalle 15 alle 17,30 il gazebo sarà ad Ambria. Le settimane successive sarà a Poscante, Somendenna, Miragolo, Stabello, Endenna e Grumello. L'assessore Capetti: «L'obiettivo rimane il 2014» A vederla dalla Statale, la cara e vecchia ex Statale 470 che in settimana fa il pieno di pendolari e nel weekend di villeggianti, la nuova variante di Zogno sembra quasi fatta. La strada è spianata e nelle due gallerie, la Inzogno che si trova all'inizio del paese e sarà lunga 650 metri e la Monte di Zogno, di 2 chilometri e 200 metri, più spostata verso Ambria, si scava senza sosta. A colpi di dinamite, oggi sarà abbattuto anche il quarto varco, quello verso San Pellegrino, l'ultimo che finora restava inaccessibile. In questo modo, si lavorerà su tutti e quattro i fronti ed entro l'estate si prevede di raggiungere il primo importante traguardo: vedere la luce alla fine del tunnel. Di tutti e due. Ma poi si potrà viaggiare dal 2014, la data dei comunicati ufficiali? Al di là dei possibili imprevisti, un'incognita c'è ed è rappresentata da una variante alla variante, cioè una modifica al progetto originario, apportata circa sei mesi fa, che riguarda il raccordo tra il nuovo collegamento e la ex Statale appena prima di San Pellegrino. Già, in quel tratto ci si era messa di mezzo la Madonna del Lavello. Tutti: sindaco, cittadini, persino il parroco, avrebbero volentieri sacrificare la vecchia cappella in nome del progresso (più che altro per trovarle una sistemazione più dignitosa), ma la Soprintendenza si è impuntata e ha fatto cambiare il tragitto. Ora, si tratta di capire quando sarà possibile partire con la realizzazione del raccordo, indispensabile per dare il via libera all'opera. Non è un intervento da poco. Si tratta, in sostanza, di costruire due bretelle: una si ricongiungerà alla ex Statale verso San Pellegrino, l'altra porterà in Val Serina. Per farlo, sarà prima necessario creare una rotatoria nel tratto più a Nord della nuova strada e una deviazione provvisoria che liberi dal traffico la ex Statale. Dalla Provincia arrivano solo rassicurazioni. «La variante al progetto è già stata approvata dalla Conferenza dei servizi dichiara il dirigente del settore Viabilità Renato Stilliti e a breve dovrebbero iniziare i lavori di adeguamento. Siamo pienamente nei tempi». Il vice presidente e assessore provinciale alla Viabilità Giuliano Capetti conferma: «L'obiettivo resta il 2014». Sia come sia, per ora siamo a quota un chilometro di galleria scavata (300 metri per la più breve, quasi 700 per quella di due chilometri), mentre alla luce del sole si procede alla messa in sicurezza. Incollati alla montagna, ieri mattina, i rocciatori ingabbiavano le pareti della futura strada. Mad. Ber. ( fonte corriere edizione Bergamo). Anche Zogno dice no alla prevista discarica di cemento amianto nell'ex cava di calce a Cacosio di Sedrina. Troppo vicina alla proprie case, un nucleo abitato di circa 2.000 persone. E annuncia che, alla prima conferenza di servizi indetta dalla Regione Lombardia, si opporrà al progetto di Unicalce. Progetto che già da circa due mesi – quando la notizia della richiesta dell'azienda è diventata di dominio pubblico – ha incassato il no del Comune di Sedrina e soprattutto la forte contrarietà dei residenti nella zona del Cassettone, al confine proprio con l'area dell'ex cava. Ora arriva anche l'opposizione del Comune di Zogno, il cui territorio, in linea d'aria, dista poche decine di metri dalla prevista discarica, sulla sponda opposta del Brembo. «Le case di Zogno sarebbero troppo vicine – spiega Giampaolo Pesenti, vicesindaco e assessore all'Urbanistica –. Quando la cava era attiva ricordo come la polvere di cemento arrivasse fino alla zona di via Locatelli, via San Bernardino e Inzogno. La nostra è una valle molto stretta e la polvere facilmente si concentrava in una zona». «Con la discarica di cemento amianto – prosegue il vicesindaco – le particelle potrebbero ugualmente arrivare nella zona residenziale del Carmine. Ma anche la frazione di Stabello è poco distante dalla cava. Alla fine verrebbero coinvolte oltre 2.000 persone, mentre Sedrina capoluogo resterebbe riparata». Per Pesenti, in pratica, a pagare l'eventuale «prezzo» inquinante di una discarica sarebbe più Zogno di Sedrina. «Saputo del progetto avviato da Unicalce – continua Pesenti – abbiamo contattato la Regione per conoscere l'iter che seguirà la richiesta. E noi, come Comune confinante, saremo chiamati alle conferenze di servizio per la valutazione di impatto ambientale. In quelle occasioni diremo sicuramente il nostro no all'ipotesi di discarica». ( fonte ecodibergamo.it). Nel mese di Novembre 2012 un articolo su Corriere della sera ed. Bergamo faceva il punto della situazione, giusto per citare una fonte imparziale. Bisogna dare del pinocchio a chi sinistro in questa campagna elettorale ha raccontato le favole di pinocchio. Noi restiamo dell'idea che le bugie hanno le gambe corte e non sono i governi Prodi o quant'altro che hanno segnato il percorso finanziaro di questa importante opera della Valle, ma solo la caparbietà degli amministratori Leghisti e del Presidente della provincia di Bergamo Pirovano! Corriere della sera Ed. Bergamo del 14 Novembre 2012 Variante di Zogno, lavori al 31% La Regione: «Si apre nel 2014» L'assessore Gilardoni: «Opera importante». Costerà 44 milioni di euro. Pirovano: «Opera tanto attesa, ora possiamo crederci». I lavori per la realizzazione della variante di Zogno sono stati completati per il 31 per cento e, dunque, la strada potrà essere aperta al traffico nel 2014, come previsto. Lo ha confermato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni, durante una visita al cantiere insieme al consigliere regionale Raffaele Cattaneo, al presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano e al vice presidente e assessore provinciale a Viabilità e Trasporti Giuliano Capetti. «I lavori procedono - ha commentato durante il sopralluogo istituzionale in cantiere del 15 novembre il presidente della Provincia Ettore Pirovano -. Si procede a due metri al giorno per la galleria. L'opera è attesa da anni, ora possiamo crederci insieme ai cittadini della Valle Brembana. Credo che nel giro di due anni potranno passare le auto» «Ho voluto personalmente rendermi conto - ha detto Gilardoni - di come procede quest'opera tanto importante per la Val Brembana, ma anche per rassicurare i cittadini che l'attenzione della Regione nei loro confronti è sempre alta. Questa strada renderà il traffico più fluido e contribuirà a rilanciare lo sviluppo economico di questo territorio anche grazie al turismo, per il quale la Giunta regionale è impegnata su due importanti fronti: il rilancio delle Terme di San Pellegrino da una parte e l'ammodernamento del comprensorio sciistico dell'alta valle dall'altra, per il quale il presidente Formigoni ha recentemente sottoscritto un accordo del valore di 40 milioni di euro». L'opera punta a velocizzare il traffico tra la media e l'alta Valle Brembana. Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato a carreggiata semplice di 4,5 chilometri con due gallerie naturali rispettivamente di 600 e 1.700 metri. Il costo della variante è di 44,4 milioni di euro (contro i 61,4 milioni previsti dal progetto iniziale) e la copertura finanziaria sarà garantita per 8,018 milioni dalla Provincia di Bergamo (18 per cento) e per 8,382 milioni con fondi della Legge Valtellina (19 per cento). I rimanenti 28 milioni (pari al 63 per cento del totale, di cui 9,937 già disponibili sul bilancio attuale e i restanti 18,063 garantiti sul prossimo bilancio 2011-2013) da Regione Lombardia attraverso le risorse previste per gli investimenti nel settore stradale. Alla realizzazione della variante è legato un protocollo, al fine di garantire la sicurezza contro le infiltrazioni mafiose nel cantiere. ( fonte: Redazione online corriere bergamo 14 novembre 2012 (modifica il 15 novembre 2012)) oppure da Regione Lombardia Variante di Zogno, Gilardoni: pronta nel 2014 L'assessore Andrea Gilardoni 14 novembre 2012 I lavori per la realizzazione della variante di Zogno (Bg) alla ex SS 470 in Val Brembana sono stati completati per il 31 per cento e, dunque, la strada potrà essere aperta al traffico nel 2014, come previsto. Lo ha confermato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni, durante una visita al cantiere compiuta insieme al consigliere regionale Raffaele Cattaneo, al presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano e al vice presidente e assessore provinciale a Viabilità e Trasporti Giuliano Capetti. IL RILANCIO DELLA VALLE - "Ho voluto personalmente rendermi conto - ha detto Gilardoni - di come procede quest'opera tanto importante per la Val Brembana, ma anche per rassicurare i cittadini che l'attenzione della Regione nei loro confronti è sempre alta. Questa strada renderà il traffico più fluido e contribuirà a rilanciare lo sviluppo economico di questo territorio anche grazie al turismo, per il quale la Giunta regionale è impegnata su due importanti fronti: il rilancio delle Terme di San Pellegrino da una parte e l'ammodernamento del comprensorio sciistico dell'alta valle dall'altra, per il quale il presidente Formigoni ha recentemente sottoscritto un accordo del valore di 40 milioni di euro". IL CONTESTO - L'opera è finalizzata a garantire condizioni di maggiore sicurezza e fluidità alla circolazione stradale nel bacino alto bergamasco, in particolare rispetto ai flussi di transito e distribuzione sia per la Val Brembana che per le limitrofe Val Taleggio e Val Serina. L'OPERA - Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato a carreggiata semplice di 4,5 chilometri con due gallerie naturali rispettivamente di 600 e 1.700 metri. Il costo della variante è di 44,4 milioni di euro (contro i 61,4 milioni previsti dal progetto iniziale) e la copertura finanziaria sarà garantita per 8,018 milioni dalla Provincia di Bergamo (18 per cento) e per 8,382 milioni con fondi della Legge Valtellina (19 per cento); i rimanenti 28 milioni (pari al 63 per cento del totale, di cui 9,937 già disponibili sul bilancio attuale e i restanti 18,063 garantiti sul prossimo bilancio 2011-2013) da Regione Lombardia attraverso le risorse previste per gli investimenti nel settore stradale. CANTIERE "PULITO" - Alla realizzazione della variante è legato un Protocollo, al fine di garantire la sicurezza contro le infiltrazioni mafiose nel cantiere. Sottoscritto con l'azienda appaltatrice (la Itinera di Tortona) e con il prefetto di Bergamo il 4 luglio 2011, in occasione dell'inaugurazione dei lavori, il documento prevede che le imprese coinvolte nelle lavorazioni sottoscrivano l'impegno a denunciare tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o prestazioni e il pieno rispetto dei contratti di lavoro nei cantieri. È previsto inoltre l'obbligo della certificazione antimafia non solo per chi opera in subappalto, ma anche per chi lavora in subaffidamento; sono infatti queste le situazioni dove vengono segnalate le maggiori criticità. (fonte:Lombardia Notizie) |
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