ENORMI PROBLEMI A CONTI PUBBLICI – “Questo – prosegue il responsabile dell’Economia di Palazzo Lombardia – comporterà enormi problemi ai conti pubblici. Peraltro, in un momento in cui abbiamo enorme bisogno di fare investimenti, la manovra statale prevede appena lo 0,008 per cento del Pil di investimenti”.
GRAVI RIPERCUSSIONI SU REGIONE: TAGLI PER 423 MILIONI – “A questa fotografia impietosa si unisce l’analisi degli impatti su Regione Lombardia – ha sottolineato Garavaglia -. Da un lato, infatti, la Regione deve far fronte alla regola assurda che prevede il divieto di investimenti coperti a debito, con il risultato che, nel 2016, facciamo appena 257 milioni di investimenti contro i 972 del 2015 – e, per dare un’idea, nel 1995 si sono fatti 488 milioni di investimenti -. Non stupisce dunque il fatto che la Regione abbia fatto ricorso alla Corte costituzionale contro questa regola demenziale”. “Dall’altro lato – continua – dobbiamo quadrare il Bilancio con ben 423 milioni di euro di tagli: 282 in sanità e 141 per la parte non sanitaria, tra tagli e minori entrate, operazione complicata, che mette a rischio l’erogazione di servizi essenziali”.
MANOVRA NAZIONALE FA TUTTO TRANNE CHE SVILUPPO – “Resta il rammarico per una manovra nazionale che fa tutto fuorché sviluppo – è la considerazione finale dell’assessore – e per un Bilancio di Regione Lombardia che ha enormi possibilità di creare sviluppo e occupazione e che invece deve subire ulteriori 423 milioni di euro di tagli”.