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Bù Nedàl e auguri per l’an nöf.
Il capogruppo Lino Gherardi
- da Zogno comunicazione dicembre 2016 -
Ormai giunti alla metà del secondo mandato Ghisalberti si può affermare con certezza che la maggioranza assoluta degli zognesi ha riposto bene la propria fiducia. In questi periodi di prolungata difficoltà economica la macchina amministrativa zognese sta ottemperando, non senza difficoltà, con efficienza e soprattutto con trasparenza e lealtà al mandato amministrativo proposto. Cosa per niente scontata di questi tempi dove i politici anche ad alti livelli, ma non solo, dopo aver speso fiumi di parole ed aver occupato la poltrona, si scordano di tutto per tornare dopo cinque anni a riempirci di fumo negli occhi. Questo si può riscontrare anche nella nostra realtà se si guarda alla coerenza del lavoro amministrativo con il mandato presentato agli zognesi. Un esempio su tutti è il finanziamento di un’area sportiva nella frazione di Stabello, che ne è ancora sprovvista. L’ordine del giorno relativo, però, pur essendo indicato in entrambi i mandati elettorali, passa con i soli voti della mag- gioranza: l’onestà si misura con i fatti. La capillare risposta alle esigenze del territorio, ma soprattutto delle persone, si può già riscontrare concretamente con le numerose opere pubbliche realizzate ed avviate, ma anche dal- l’attenzione alle necessità dei cittadini che risiedono nei nuclei periferici, mantenendo efficienti i ben undici plessi scolastici presenti sul nostro territorio ed il relativo trasporto scolastico, nonostante la dichiarata contrarietà della minoranza consigliare che vorrebbe una razionalizzazione degli stessi. Queste azioni amministrative messe in atto dal Comune di Zogno rendono meno percepibili alla cittadinanza i forti tagli agli istituti scolastici che i vari governi autoproclamatisi hanno attuato, ovvero la totale inefficienza dell’attuale amministrazione provinciale che sta solo facendo l’esattore per conto dello stato lasciando le strade bergamasche, ed i bergamaschi, nell’oblio. Un dato su tutti: la Provincia di Bergamo ha trasferito allo stato nell’anno 2015 oltre 30 mln di Euro, nel 2016 più di 50 mln Euro e per il 2017 è previsto di superare la quota dei 60 mln di Euro. L’incapacità e l’inefficienza di questa amministrazione provinciale sono state oggetto di una mozione presentata dal gruppo Lega Nord Zogno, in particolare per gli ulteriori ritardi avutisi per il completamento della Variante di Zogno in Galleria. Nei primi due anni di amministrazione Matteo Rossi (PD), la provincia di Bergamo, dopo i numerosi proclami mediatici con cui voleva cofinanziare una parte dei 30 mln di Euro necessari, si è com- pletamente dileguata dagli impegni finanziari. Pure su questo, come su altri punti emersi nei dibattiti consiliari, la “lista civica” di opposizione non ha voluto prendere posizione contro la palese incapacità di questa amministrazione provinciale, ma è stata solerte a prendere posizione, dopo l’espresso sollecito del circolo di rifondazione comunista brembano, contro la serata informativa sulla famiglia, promossa dall’amministrazione comunale e dall’oratorio di Zogno. Amministrare il capoluogo brembano è un impegno da prendere seriamente che comporta anche rinunce e sacrifici, ed è positiva l’azione amministrativa che in questa direzione continua ad operare a 360 gradi. Come sempre concludo augurando un buon lavoro al nostro Sindaco Ghisalberti ed a tutta la squadra amministrativa per un proficuo anno di lavoro, per il bene di Zogno e degli Zognesi.
www.ghisalbertisindaco.org Bù Nedàl e auguri per l’an nöf. Il capogruppo Lino Gherardi - da Zogno comunicazione dicembre 2016 - DOMANI DALLE 8 ALLE 12 TI ASPETTIAMO AL MERCATO DI ZOGNO PER FIRMARE IL MODULO DI RICHIESTA DI VOTO SUBITO : NON MANCARE TI ASPETTIAMO
La magica notte di Santa Lucia | Leggende bergamasche
di Mirko Trabucchi – www.terraorobica.it Una delle principali tradizioni a cui è legata la maggior parte della Bergamasca è indubbiamente la magica notte di Santa Lucia! Una notte molto speciale dedicata ai più piccoli! Infatti accade che ogni anno nella notte a cavallo tra il 12 ed il 13 dicembre la Santa, lesta lesta, porta i doni ai bambini che sono stati diligenti durante l’anno e hanno fatto del bene. Lucia è nata nel 283 d.C. e martirizzata nel 304 d.C.. La giovane faceva parte di una famiglia patrizia di Siracusa e venne promessa in sposa ad un altro patrizio pagano. Da tempo Lucia con la madre Eutichia si erano convertite al cristianesimo, in seguito ad un pellegrinaggio ai sepolcri di Sant’Agata, durante il quale l’anziana madre, ormai cieca, miracolosamente riacquistò la vista. Il suo futuro sposo vedendo i cambiamenti in Lucia, che donava le sue ricchezze ai poveri, e all’ennesimo rifiuto di sposarlo, la denunciò come cristiana, e per le leggi decretate dall’imperatore Diocleziano fu martirizzata. Secondo la tradizione gli furono cavati gli occhi ed infatti viene rappresentata con un piattino con le orbite ed un pugnale, divenendo così simbolicamente “La Portatrice di Luce”, quindi la protettrice della vista. Rappresentazione di Santa Lucia La diffusione del culto di Santa Lucia nel nord è legato al dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Le spoglie della Santa furono portate dai Bizantini a Costantinopoli dopo la liberazione della Sicilia dai musulmani. Nel 1024 dopo la caduta di Costantinopoli durante la quarta crociata, il Doge Enrico Dandolo portò le reliquie a Venezia dove furono riposte nella chiesa di San Geremia. Il culto della Santa nella provincia di Bergamo si diffuse a partire dal XIV secolo, e fu abolito solo dai napoleonici nel 1798, ma con la fine del loro dominio il culto riprese con vigore. Negli anni trenta del novecento ebbe inizio l’usanza che per ricevere i doni i bambini debbano scrivere una letterina con i propri pensieri e desideri, che poi dovrà essere messa nella cesta nella chiesa a lei dedicata in via XX Settembre a Bergamo, dove si trova la sua statua. Santa Lucia durante la notte tra il 12 e 13 dicembre prende miracolosamente vita e legge le letterine. A questo punto con il carretto trainato dal suo fedele asinello prende il volo consegnando i doni nelle case dei bimbi buoni accompagnati da golosissimi dolci. Nell’800 e nei primi del 900 invece era usanza mettere una scarpetta di stoffa sul davanzale della finestra, nella quale durante la notte la Santa vi riponeva i “bùn bù”, ossia dolci e frutta come: nocciole, una mela, fichi secchi, torroncini e i zuccherini, i cosiddetti “basì de zöchèr” e i più fortunati del cioccolato. Chi osa però sbirciare la Santa mentre sta consegnando i regali riceverà una manciata di cenere negli occhi diventando cieco, quindi si deve andare a letto presto e dormire! Si deve anche pensare all’asinello che dopo tutta quella fatica avrà fame e quindi si deve mettere del fieno fuori casa o sulla finestra, oppure della crusca con farina gialla. Per chi ha avvistato la Santa essa viene descritta con un bel vestito bianco e un velo che le copre il viso, perché non vuole far vedere che è senz’occhi. Nei tempi passati Santa Lucia amava portare ai bambini anche le arance i “portogài”. Si usa anche offrire qualcosa alla Santa per permettergli di caricare per bene le energie, magari dei biscotti! Così il giorno dopo si può vedere se li ha graditi!. Per i bambini che invece non si sono comportati bene durante l’anno, anziché dei regali la Santa porta loro solamente carbone! Il giorno di Santa Lucia viene correlato alla rinascita della luce ed alle celebrazioni del solstizio d’inverno, un tempo infatti il calendario antico faceva ricorrere questa festività proprio nei giorni antecedenti il 21 Dicembre, mentre nei paesi nordici il Solstizio d’Inverno era celebrato proprio il 13 dicembre. Un proverbio infatti recita “La nòcc de Santa Lüsea, l’è la piü longa che s’ghé seà“ (La notte di Santa Lucia è la più lunga che ci sia). Processione in Svezia di Santa Lucia Santa Lucia è festeggiata anche nei paesi nordici come Svezia, Finlandia e Danimarca. Essa è rappresentata come una bellissima fanciulla vestita di bianco con una corona di candele in testa. In Svezia infatti la sera del 12 dicembre la tradizione vuole che si preparino dei dolciumi. La mattina del 13 dicembre la primogenita si leva prima di tutti e vestita con un lungo abito bianco con una cintura rossa ed in capo una corona di foglie con sette candele, sveglia gli altri membri della famiglia porgendo loro i biscotti cucinati la sera precedente, che simboleggiano i doni del passaggio della Santa sulla terra. E’ inoltre tradizione il canto di Luciasången (riadattamento in svedese della canzone di Santa Lucia) dove le bambine sfilano vestite di bianco cantando di casa in casa simboleggiando le stelle. Ogni anno è eletta la “Santa Lucia di Svezia” che parteciperà alla processione a Siracusa, e che solitamente fanno anche una tappa a Milano. |
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Gennaio 2024
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