Al via il recupero del monumentale complesso di via Roma costruito nel 1914. Un intervento da mezzo milione di euro. Lavoro certosino, anche nel porticato.
È in allestimento il cantiere per il recupero delle facciate dell’edificio della scuola elementare «Pietro Ruggeri», che si trova nel capoluogo del comune di Zogno. È un progetto importante per vari motivi, a partire dall’importo dei lavori:ben 490 mila euro. L’entità della spesa è decisamente notevole, ma è ampiamente motivata dalla complessità dei lavori. L’edificio sul quale si interviene ha superato il secolo di vita e il progettista lo ideò nello stile liberty imperante in Valle Brembana all’inizio del secolo scorso, sugli esempi degli edifici storici di San Pellegrino terme. Nota storica:in quel primo decennio del secolo Zogno compì i primi passi del suo sviluppo economico con l’arrivo della storica(e purtroppo ora chiusa) Manifattura di Valle Brembana e della ferrovia di Valle Brembana di cui era stato promotore Bortolo Belotti, che aveva intuito l’urgenza di creare i presupposti urbanistici del capoluogo di valle che si sarebbe ampliato per via della crescita demografica. Ed ecco tra gli altri edifici dell’epoca pure l’Asilo Cavagnis e tra gli anni 1912 e 1914 la nuova scuola elementare in via Roma, all’ingresso del centro storico. Come si vede tuttora, si tratta di una costruzione monumentale a due corpi di fabbrica collegati da un portico, il complesso inserito in un grande parco alberato pur esso di notevole monumentalità per cui vincolato dalla sovrintendenza ai Beni storici e ambientali. Di particolare rilevanza appunto le facciate che si intendono recuperare. Sono infatti decorate a fittissimo graffito che purtroppo il tempo, le intemperie e lo smog derivante dal passaggio della strada di fondovalle hanno pesantemente danneggiato. Ed è qui che si interviene. Osserva il sindaco Giuliano Ghisalberti: «La comunità zognese è particolarmente affezionata a questo edificio nel quale sono state educate tante generazioni. La costruzione mantiene appieno la funzionalità originaria anche perché dei decenni è stata debitamente manutentata e in tempi recenti ristrutturata all’interno con l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’attivazione delle normative di risparmio energetico. Non si era ancora messo mano al recupero delle facciate che arriva adesso, grazie a un finanziamento dello Stato. Sono 400 mila euro, cui se ne aggiungono 90 mila di disponibilità del bilancio». Specifica l’assessore Enrico Mazzoleni: «Si devono salvare i graffiti consolidando l’intonaco decorato, recuperando le decorazioni ancora esistenti che sono tuttora molto ampie integrandole laddove sono svanite. Si deve lavorare quasi manualmente, un lavoro certosino che richiederà mesi, dovendo tener conto pure delle sorprese del meteo. Al recupero delle facciate si assomma poi quello del porticato. Si lavorerà senza interferire con l’attività didattica. Pensiamo di poter concludere l’operazione entro la fine del prossimo anno».( fonte Eco di Bergamo).
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