Netta conferma della Lega a Zogno. A prendere il testimone del sindaco uscente Giuliano Ghisalberti è Selina Fedi, 52 anni, già assessore all’Ambiente.
È il primo sindaco donna nella storia di Zogno. Con il 60,87% delle preferenze ha avuto la meglio sulle civiche di Federico Carminati (22,08%) e di Carlo Ghisalberti (17,05%). Una vittoria importante dal punto di vista numerico, che conferma la forza del Carroccio a Zogno, alla guida del capoluogo della Valle Brembana dal 1995. Il gruppo ha vinto in tutte le nove sezioni del paese, centro e frazioni. Boom di preferenze per il sindaco uscente Giuliano Ghisalberti (315), Barbara Carminati (219), Stefano Chiesa (178), Giampaolo Pesenti (175), Duilio Brozzoni (143) e Martina Risi (127). «Contenti del risultato e orgogliosi del lavoro del gruppo - commenta a caldo il neo sindaco Selina Fedi, casalinga e volontaria nell’associazione Oftal per il trasporto dei malati a Lourdes –. Il risultato premia quanto è stato fatto di buono in questi anni, segno che la comunità ha apprezzato
il nostro impegno, la concretezza e la serietà. La nostra campagna è stata chiara, senza promesse fantasiose. Ora ci metteremo subito al lavoro, nel segno della continuità con quanto realizzato finora. A giorni decideremo anche la formazione della nuova giunta».
È il primo sindaco donna nella storia di Zogno. Con il 60,87% delle preferenze ha avuto la meglio sulle civiche di Federico Carminati (22,08%) e di Carlo Ghisalberti (17,05%). Una vittoria importante dal punto di vista numerico, che conferma la forza del Carroccio a Zogno, alla guida del capoluogo della Valle Brembana dal 1995. Il gruppo ha vinto in tutte le nove sezioni del paese, centro e frazioni. Boom di preferenze per il sindaco uscente Giuliano Ghisalberti (315), Barbara Carminati (219), Stefano Chiesa (178), Giampaolo Pesenti (175), Duilio Brozzoni (143) e Martina Risi (127). «Contenti del risultato e orgogliosi del lavoro del gruppo - commenta a caldo il neo sindaco Selina Fedi, casalinga e volontaria nell’associazione Oftal per il trasporto dei malati a Lourdes –. Il risultato premia quanto è stato fatto di buono in questi anni, segno che la comunità ha apprezzato
il nostro impegno, la concretezza e la serietà. La nostra campagna è stata chiara, senza promesse fantasiose. Ora ci metteremo subito al lavoro, nel segno della continuità con quanto realizzato finora. A giorni decideremo anche la formazione della nuova giunta».
Il sindaco rieletto il 25 maggio ha giurato .Nuove deleghe, priorità al sociale e alle imprese
L’opposizione: vigileremo, pronti a dialogare
Sono bastati 45 minuti per l’insediamento del nuovo Consiglio comunale del capoluogo della Valle Brembana, scaturito dalla tornata elettorale amministrativa del 25 maggio. Tre quarti d’ora vissuti serenamente, per le operazioni previste dalla legge: convalida dell’elezione del sindaco Giuliano Ghisalberti, succeduto a se stesso, e dei consiglieri di maggioranza (otto) di Lega Nord e del gruppo di minoranza (quattro) «Zogno InComune», e quindi della presa d’atto delle dimissioni e della surroga di un consigliere rientrato poi in squadra nel ruolo di assessore esterno. Questo momento è stato gestito dal segretario comunale Domenico Figà, che ha ratificato il giuramento del primo cittadino, sottolineato da un applauso corale dei consiglieri dei due gruppi e del folto pubblico presente. «Ringrazio i cittadini che mi hanno rinnovato la fiducia – ha affermato Ghisalberti – e garantisco l’impegno per la continuazione di un’azione amministrativa costantemente attenta alle istanze della comunità, in particolare con riferimento al sociale e alla persona». «Sul territorio – ha proseguito – completeremo le opere già avviate e progetteremo quelle inserite nel programma, seguendo con attenzione la variante stradale dalla cui realizzazione dipenderà il futuro del paese». Il primo cittadino ha poi voluto evidenziare tre innovazioni: l’istituzione di un assessorato alle Attività produttive per instaurare rapporti diretti con le imprese, facendo crescere opportunità per il settore e occupazione; maggiore incisività – con una specifica delega – alla già ampia attenzione al sociale e alla famiglia e alla persona; l’istituzione di un assessorato per la valorizzazione delle tradizioni locali e dell’ambiente. Altrettanto sobrie sono state le considerazioni dei capigruppo consiliari. «Saremo opposizione attenta e vigile sull’azione amministrativa – ha detto Elisabetta Musitelli, di “Zogno InComune” –, ma nel contempo pronta alla condivisione delle azioni finalizzate al bene comune, tra queste apprezziamo l’apertura della maggioranza sul problema lavoro». «Garantiamo come per il passato il nostro impegno profondo per una azione amministrativa trasparente ed incisiva – ha detto a sua volta Lino Gherardi, di Lega Nord –, che ha dato e darà frutti, meglio ancora se ci sarà condivisione
nel Consiglio». Infine, la Giunta. Sarà di quattro assessori come prescrive la legge, «però il compito è gravoso»,ha precisato il sindaco. Nel dettaglio: Giampaolo Pesenti, vicesindaco e assessore alle Attività produttive (compreso turismo, commercio, lavoro), Urbanistica ed Edilizia privata; Selina Fedi, assessore all’Ambiente e al Verde pubblico; Enrico Mazzoleni, assessore esterno ai Lavori pubblici; Barbara Carminati, assessore esterno alle Tradizioni locali. Le deleghe: Massimo Pesenti per le Politiche giovanili ed Energetiche, Diego Donadoni per lo Sport, Stefano Chiesa per la Protezione civile, Meri Ruggeri per i Servizi sociosanitari, Lino Gherardi per l’Informatizzazione e Claudio Sonzogni cui è affidata la delega alla Famiglia e alla persona (fonte Eco di Bergamo 12-06-2014)
L’opposizione: vigileremo, pronti a dialogare
Sono bastati 45 minuti per l’insediamento del nuovo Consiglio comunale del capoluogo della Valle Brembana, scaturito dalla tornata elettorale amministrativa del 25 maggio. Tre quarti d’ora vissuti serenamente, per le operazioni previste dalla legge: convalida dell’elezione del sindaco Giuliano Ghisalberti, succeduto a se stesso, e dei consiglieri di maggioranza (otto) di Lega Nord e del gruppo di minoranza (quattro) «Zogno InComune», e quindi della presa d’atto delle dimissioni e della surroga di un consigliere rientrato poi in squadra nel ruolo di assessore esterno. Questo momento è stato gestito dal segretario comunale Domenico Figà, che ha ratificato il giuramento del primo cittadino, sottolineato da un applauso corale dei consiglieri dei due gruppi e del folto pubblico presente. «Ringrazio i cittadini che mi hanno rinnovato la fiducia – ha affermato Ghisalberti – e garantisco l’impegno per la continuazione di un’azione amministrativa costantemente attenta alle istanze della comunità, in particolare con riferimento al sociale e alla persona». «Sul territorio – ha proseguito – completeremo le opere già avviate e progetteremo quelle inserite nel programma, seguendo con attenzione la variante stradale dalla cui realizzazione dipenderà il futuro del paese». Il primo cittadino ha poi voluto evidenziare tre innovazioni: l’istituzione di un assessorato alle Attività produttive per instaurare rapporti diretti con le imprese, facendo crescere opportunità per il settore e occupazione; maggiore incisività – con una specifica delega – alla già ampia attenzione al sociale e alla famiglia e alla persona; l’istituzione di un assessorato per la valorizzazione delle tradizioni locali e dell’ambiente. Altrettanto sobrie sono state le considerazioni dei capigruppo consiliari. «Saremo opposizione attenta e vigile sull’azione amministrativa – ha detto Elisabetta Musitelli, di “Zogno InComune” –, ma nel contempo pronta alla condivisione delle azioni finalizzate al bene comune, tra queste apprezziamo l’apertura della maggioranza sul problema lavoro». «Garantiamo come per il passato il nostro impegno profondo per una azione amministrativa trasparente ed incisiva – ha detto a sua volta Lino Gherardi, di Lega Nord –, che ha dato e darà frutti, meglio ancora se ci sarà condivisione
nel Consiglio». Infine, la Giunta. Sarà di quattro assessori come prescrive la legge, «però il compito è gravoso»,ha precisato il sindaco. Nel dettaglio: Giampaolo Pesenti, vicesindaco e assessore alle Attività produttive (compreso turismo, commercio, lavoro), Urbanistica ed Edilizia privata; Selina Fedi, assessore all’Ambiente e al Verde pubblico; Enrico Mazzoleni, assessore esterno ai Lavori pubblici; Barbara Carminati, assessore esterno alle Tradizioni locali. Le deleghe: Massimo Pesenti per le Politiche giovanili ed Energetiche, Diego Donadoni per lo Sport, Stefano Chiesa per la Protezione civile, Meri Ruggeri per i Servizi sociosanitari, Lino Gherardi per l’Informatizzazione e Claudio Sonzogni cui è affidata la delega alla Famiglia e alla persona (fonte Eco di Bergamo 12-06-2014)
Rassegna stampa : per non dimenticare solo la Lega Nord dice No alla Cava a Stabello
NO ALLA CAVA A STABELLO DI ZOGNO
No alla cava a Stabello Polemica in Consiglio
Toni polemici nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Zogno. Ad animare l’assemblea, l’interpellanza della lista civica di minoranza Zogno Democratica sulla scelta dell’Amministrazione di non concedere alla ditta Unicalce l’apertura di una nuova cava a Stabello. Il consigliere Nadia Rinaldi ha chiesto le motivazioni del no del Comune. La posizione del no alla cava a cielo aperto è stata una decisione sofferta - ha spiegato il sindaco Angelo Capelli - Il piano cave in fase di presentazione alla commissione regionale ha sempre individuato quella zona, sottoposta a vincolo di estrazione in sotterraneo, per preservarla. Inoltre la Provincia nel suo piano cave ha già dato alla ditta la possibilità di aumentare i metri cubi d’escavazione fino a 580 mila, permettendo quindi di salvaguardare l’occupazione.
Immediata la replica del consigliere Rinaldi: A differenza di altre società che stanno spostando la loro produzione, Unicalce intende mantenere la propria attività in Valle Brembana. L’Amministrazione è chiamata in causa in merito al futuro di due stabilimenti produttivi e deve favorire la loro sopravvivenza e quella dei suoi lavoratori».
Il sindaco ha però ribattuto: Abbiamo il compito di proteggere il territorio e i cittadini e una cava a cielo aperto è una ferita ben visibile nelle nostre montagne.
Voglio inoltre evidenziare che la frazione di Stabello è stata tenuta in particolare considerazione nella stesura del piano regolatore: è la frazione con la maggior possibilità di espansione urbanistica e riteniamo inopportuno aprire una cava sopra i tetti delle case di Stabello. Il consigliere Rinaldi ha messo allora in evidenza un altro aspetto: Se si concedesse l’apertura di questa cava, ci potrà essere anche un eventuale contributo per soddisfare, a costo zero per il Comune, una delle esigenze primarie della frazione: la variante di Stabello. Per ora non è arrivata nessuna proposta ufficiale di contributo - ha risposto il sindaco Capelli - e comunque anche tanti soldi per noi non giustificano la svendita del territorio». Al termine della discussione dell’interpellanza la lista Zogno Democratica si è detta insoddisfatta per la risposta espressa dal sindaco. Sempre Zogno Democratica ha cercato l’appoggio di altri consiglieri per presentare una mozione sulla questione chiedendo anche la convocazione di un Consiglio comunale d’urgenza. So di aver fatto l’interesse della popolazione zognese e della nostra Valle ha commentato il sindaco.
da L’Eco di Bergamo del 7 Luglio 2007
SOLO LA LEGA NORD DIFENDE IL TERRITORIO E DICE NO ALLA CAVA A CIELO APERTO A STABELLO!
Zogno, 03-11-2011 da l' Eco di Bergamo del 8 Novembre 2011
No definitivo di Zogno a una cava a Stabello Via libera al Piano di governo del territorio Prevista la nuova strada nella frazione Endenna Due anni di indagini e studi progettuali, sei mesi per la presentazione e l'esame delle osservazioni e sei di discussione per arrivare all'approvazione definitiva del Piano di governo del territorio. Protagonisti dell'operazione il sindaco Giuliano Ghisalberti, il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Giampaolo Pesenti e il tecnico Giambattista De Vecchi che ha firmato il nuovo strumento urbanistico. E il sindaco, durante l'approvazione definitiva in Consiglio comunale, ha ribadito come i cittadini siano stati più volte coinvolti.
Il documento, alla fine, non ha avuto voti contrari: il sì è arrivato dalla maggioranza leghista mentre si sono astenuti «Zogno democratica» e Pdl-Udc. Nei dettagli: 142 le osservazioni presentate, 88 quelle accolte in toto o parzialmente, con astensioni delle minoranze e nessun voto contrario.
Le astensioni delle minoranze sono state motivate dai capigruppo per lo scarso tempo disponibile nell'approfondire le controdeduzioni.
Non ci sono state grosse novità sulla proposta di Pgt adottata lo scorso maggio. Ha precisato l'assessore Pesenti: «Abbiamo indagato a lungo e in modo approfondito il territorio. Ho tenuto costanti contatti con il tecnico condividendo le finalità di piano che ci eravamo proposti, ossia un corretto uso del territorio contemperando le istanze dei cittadini con le competenze pubbliche. Puntando al rafforzamento del tessuto economico, al settore produttivo, alla qualificazione dei servizi, all'opportunità turistica e al recupero agrario, arrivando alla stesura di uno strumento urbanistico ampiamente condiviso, come peraltro ci eravamo proposti lo fosse».
Nel decennio è previsto un incremento abitativo di circa 200 unità. Si potrà passare così dagli attuali 9.080 ai 9.300 residenti, su un territorio di 35 chilometri quadrati.
«Si deve completare l'utilizzo dell'esistente e di quanto già autorizzato, con estrema attenzione alla conservazione dei siti storici», è stato precisato. Si è insistito, di contro, su strade e infrastrutture e tra queste prioritarie sono state considerate le circonvallazioni di Stabello ed Endenna, e la realizzazione di un centro sportivo ancora a Stabello.
In materia di tutela del paesaggio e della vivibilità dell'ambiente è stato ribadito il no a una cava a cielo aperto a Stabello. A concludere l'esame del documento di piano le dichiarazioni di voto. Valutazione ampiamente positiva della maggioranza leghista espressa dal capogruppo Diego Donadoni in quanto sono stati ampiamente raggiunti gli obiettivi prefissati. Giudizio positivo, ma con astensione, delle minoranze.
Roberto Fustinoni (Zogno democratica) ha detto: «Il piano risponde alle normative di legge, si sarebbe potuto dare più attenzione all'ambiente». Roberto Mazzoleni (Pdl-Udc): «Sarebbe stata utile una maggiore concertazione con la comunità e i tecnici. Si mantenga comunque viva l'attenzione allo sviluppo socioeconomico territoriale». A chiudere il lungo percorso della stesura il commento e i ringraziamenti del sindaco Giuliano Ghisalberti. ( fonte l'Eco di Bergamo)
No alla cava a Stabello Polemica in Consiglio
Toni polemici nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Zogno. Ad animare l’assemblea, l’interpellanza della lista civica di minoranza Zogno Democratica sulla scelta dell’Amministrazione di non concedere alla ditta Unicalce l’apertura di una nuova cava a Stabello. Il consigliere Nadia Rinaldi ha chiesto le motivazioni del no del Comune. La posizione del no alla cava a cielo aperto è stata una decisione sofferta - ha spiegato il sindaco Angelo Capelli - Il piano cave in fase di presentazione alla commissione regionale ha sempre individuato quella zona, sottoposta a vincolo di estrazione in sotterraneo, per preservarla. Inoltre la Provincia nel suo piano cave ha già dato alla ditta la possibilità di aumentare i metri cubi d’escavazione fino a 580 mila, permettendo quindi di salvaguardare l’occupazione.
Immediata la replica del consigliere Rinaldi: A differenza di altre società che stanno spostando la loro produzione, Unicalce intende mantenere la propria attività in Valle Brembana. L’Amministrazione è chiamata in causa in merito al futuro di due stabilimenti produttivi e deve favorire la loro sopravvivenza e quella dei suoi lavoratori».
Il sindaco ha però ribattuto: Abbiamo il compito di proteggere il territorio e i cittadini e una cava a cielo aperto è una ferita ben visibile nelle nostre montagne.
Voglio inoltre evidenziare che la frazione di Stabello è stata tenuta in particolare considerazione nella stesura del piano regolatore: è la frazione con la maggior possibilità di espansione urbanistica e riteniamo inopportuno aprire una cava sopra i tetti delle case di Stabello. Il consigliere Rinaldi ha messo allora in evidenza un altro aspetto: Se si concedesse l’apertura di questa cava, ci potrà essere anche un eventuale contributo per soddisfare, a costo zero per il Comune, una delle esigenze primarie della frazione: la variante di Stabello. Per ora non è arrivata nessuna proposta ufficiale di contributo - ha risposto il sindaco Capelli - e comunque anche tanti soldi per noi non giustificano la svendita del territorio». Al termine della discussione dell’interpellanza la lista Zogno Democratica si è detta insoddisfatta per la risposta espressa dal sindaco. Sempre Zogno Democratica ha cercato l’appoggio di altri consiglieri per presentare una mozione sulla questione chiedendo anche la convocazione di un Consiglio comunale d’urgenza. So di aver fatto l’interesse della popolazione zognese e della nostra Valle ha commentato il sindaco.
da L’Eco di Bergamo del 7 Luglio 2007
SOLO LA LEGA NORD DIFENDE IL TERRITORIO E DICE NO ALLA CAVA A CIELO APERTO A STABELLO!
Zogno, 03-11-2011 da l' Eco di Bergamo del 8 Novembre 2011
No definitivo di Zogno a una cava a Stabello Via libera al Piano di governo del territorio Prevista la nuova strada nella frazione Endenna Due anni di indagini e studi progettuali, sei mesi per la presentazione e l'esame delle osservazioni e sei di discussione per arrivare all'approvazione definitiva del Piano di governo del territorio. Protagonisti dell'operazione il sindaco Giuliano Ghisalberti, il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Giampaolo Pesenti e il tecnico Giambattista De Vecchi che ha firmato il nuovo strumento urbanistico. E il sindaco, durante l'approvazione definitiva in Consiglio comunale, ha ribadito come i cittadini siano stati più volte coinvolti.
Il documento, alla fine, non ha avuto voti contrari: il sì è arrivato dalla maggioranza leghista mentre si sono astenuti «Zogno democratica» e Pdl-Udc. Nei dettagli: 142 le osservazioni presentate, 88 quelle accolte in toto o parzialmente, con astensioni delle minoranze e nessun voto contrario.
Le astensioni delle minoranze sono state motivate dai capigruppo per lo scarso tempo disponibile nell'approfondire le controdeduzioni.
Non ci sono state grosse novità sulla proposta di Pgt adottata lo scorso maggio. Ha precisato l'assessore Pesenti: «Abbiamo indagato a lungo e in modo approfondito il territorio. Ho tenuto costanti contatti con il tecnico condividendo le finalità di piano che ci eravamo proposti, ossia un corretto uso del territorio contemperando le istanze dei cittadini con le competenze pubbliche. Puntando al rafforzamento del tessuto economico, al settore produttivo, alla qualificazione dei servizi, all'opportunità turistica e al recupero agrario, arrivando alla stesura di uno strumento urbanistico ampiamente condiviso, come peraltro ci eravamo proposti lo fosse».
Nel decennio è previsto un incremento abitativo di circa 200 unità. Si potrà passare così dagli attuali 9.080 ai 9.300 residenti, su un territorio di 35 chilometri quadrati.
«Si deve completare l'utilizzo dell'esistente e di quanto già autorizzato, con estrema attenzione alla conservazione dei siti storici», è stato precisato. Si è insistito, di contro, su strade e infrastrutture e tra queste prioritarie sono state considerate le circonvallazioni di Stabello ed Endenna, e la realizzazione di un centro sportivo ancora a Stabello.
In materia di tutela del paesaggio e della vivibilità dell'ambiente è stato ribadito il no a una cava a cielo aperto a Stabello. A concludere l'esame del documento di piano le dichiarazioni di voto. Valutazione ampiamente positiva della maggioranza leghista espressa dal capogruppo Diego Donadoni in quanto sono stati ampiamente raggiunti gli obiettivi prefissati. Giudizio positivo, ma con astensione, delle minoranze.
Roberto Fustinoni (Zogno democratica) ha detto: «Il piano risponde alle normative di legge, si sarebbe potuto dare più attenzione all'ambiente». Roberto Mazzoleni (Pdl-Udc): «Sarebbe stata utile una maggiore concertazione con la comunità e i tecnici. Si mantenga comunque viva l'attenzione allo sviluppo socioeconomico territoriale». A chiudere il lungo percorso della stesura il commento e i ringraziamenti del sindaco Giuliano Ghisalberti. ( fonte l'Eco di Bergamo)