La mobilitazione continuerà poi nelle settimane successive,i cittadini potranno firmare, da lunedì, in municipio. I cinque referendum prevedono l’abolizione della legge Merlin sulla prostituzione, della riforma Fornero sulle pensioni, della legge Mancino sui reati di opinione e delle norme che consentono agli immigrati di partecipare ai concorsi pubblici.
L’obiettivo del referendum abrogativo totale sulla legge Merlin è riaprire le case chiuse, contrastando così alla radice il racket della prostituzione sulle strade, e garantire pesanti entrate all’erario tassando regolarmente, come nel Nord Europa, l’esercizio della prostituzione che in Germania frutta circa 5 miliardi di euro allo Stato; questa proposta risulta essere condivisa, secondo un sondaggio Swg, dal 71% degli italiani. Anche il referendum sulla riforma Fornero, secondo la ricerca Swg, ha un gradimento molto alto con il 60% favorevoli all’abrogazione della famigerata legge, mentre il 44% è d’accordo sulla cancellazione delle Prefetture e il 34% sull’abrogazione della legge Mancino.
Molto importante anche il referendum per l’abrogazione della norma voluta dal governo Letta che stabilisce una quota del 10% di posti pubblici per gli extracomunitari (nel sondaggio è gradito da quasi un cittadino su due). In questo momento che non c’è lavoro trovarsi anche nei concorsi pubblici, già iperaffollati, l’ennesima corsia preferenziale per gli stranieri, già favoriti, nei fatti, per l’assegnazione degli alloggi popolari e dei vari contributi economali, rappresenta un insulto verso chi ha contri buito più di altri a costruire questo Paese. Se non c’è lavoro e non ci sono case, si deve ridurre drasticamente l’immigrazione e non incentivarla, a spese della nostra gente più in difficoltà, promettendo occupazione, case, contributi e cittadinanze subito, come continuano a fare a sinistra.
Il segretario provinciale Daniele Belotti:
«Visti i quesiti referendari che vanno a toccare diversi ambiti la speranza è che molti cittadini, anche non leghisti, possano venire ai nostri banchetti a firmare: si tratta di una battaglia di libertà e di democrazia».
Per chi volesse saperne di più: www.vieniafirmare.org .