Inversione di tendenza nella scelta delle superiori Sempre più ragazzi scelgono istituti vicini a casa Sempre meno pendolari. E sempre più studenti «radicati» in valle. La Valle Brembana, negli ultimi anni, ha cambiato tendenza. Sarà che sono stati avviati nuovi indirizzi di studio, sarà che i trasporti verso la città e l'hinterland in alcuni casi sono diventati difficoltosi e pesanti. Sta di fatto che la «fuga» dalla valle verso gli istituti cittadini sembra essersi fermata. Ora, sempre più ragazzi che escono dalla terza media, si fermano nelle tre scuole superiori vallari, il «David Maria Turoldo» (tre licei e tre indirizzi tecnici) di Zogno, l'istituto Alberghiero di San Pellegrino e il Centro di formazione professionale di San Giovanni Bianco. I dati di fine Anni Novanta dicevano che circa il 26% degli studenti di terza media si iscriveva poi a scuole fuori valle: nei successivi anni scolastici i numeri sono andati in aumento, con il 28% dell'anno successivo e poi il 33% dell'anno scolastico 2003-2004. In quelle occasioni si parlò di maggiore apertura culturale dei ragazzi: ovvero, rispetto agli anni precedenti, quando la vicinanza della scuola da casa diventava fattore importante nella scelta dell'indirizzo, poco alla volta gli studenti cercavano anche nuovi istituti. Scuole, a indirizzo umanistico e non solo, non presenti in Valle Brembana: a partire dall'indirizzo psicopedagogico (il vecchio istituto magistrale) o il liceo scientifico, o ancora l'indirizzo di meccatronica. Peraltro il «pendolarismo» verso gli istituti cittadini interessava soprattutto gli studenti degli istituti comprensivi di San Giovanni Bianco, Zogno e San Pellegrino: qui, infatti, i trasporti pubblici consentivano e consentono tuttora ai ragazzi di arrivare in orario in città. Impossibile, invece, per gli studenti dell'alta valle, a Mezzoldo, Foppolo o Roncobello, arrivare a Bergamo, con i soli autobus, per il suono della prima campanella. La necessità di un trasporto in auto e orari di rientro troppo tardi rappresentavano e tuttora rappresentano l'ostacolo maggiore. Tanto che, chi spesso si iscrive a scuole cittadine, lo fa solo trasferendosi in un paese della media valle. E, ancora, negli anni scorsi, si era sollevata la protesta di alcune famiglie dell'alta valle per gli orari non sempre favorevoli anche di chi arrivava solo dal Turoldo di Zogno o dall'Alberghiero di San Pellegrino. Le preiscrizioni dalla terza media alla prima superiore di quest'anno segnano un'inversione di tendenza, con il ritorno alle percentuali di fine anni Novanta, ma quasi certamente con motivazioni a restare in valle diverse da quelle di 15 anni fa. Su 419 studenti di terza media che il prossimo anno scolastico si sono preiscritti alle superiori, 308 hanno scelto istituti vallari (il 73,5%) e 111 (il 26,5%) della città o dell'hinterland. L'«esodo» maggiore riguarda gli studenti di fatto più vicini a Bergamo, ovvero quelli dell'istituto comprensivo di Brembilla (che comprende anche gli abitanti di Ubiale Clanezzo, Gerosa e Sedrina): i ragazzi sono quasi divisi equamente per destinazione, ovvero 41 verso la città e 44 in valle. All'opposto sono gli studenti dell'alta Valle Brembana che, naturalmente, segnano il numero minore di iscritti a Bergamo e hinterland con soli 5 iscritti (il 9%) su un totale di 51. Anche l'istituto comprensivo di Zogno, pur essendo vicino alla città, vanta comunque un numero basso di iscritti agli istituti fuori valle: sono solo 14 su 90 ragazzi. In valle, a fare la parte del leone, è il Turoldo di Zogno (dove sono presenti liceo scientifico, scienze umane e linguistico e tre indirizzi tecnici) scuola verso la quale si orienta la maggior parte dei ragazzi di tutti gli istituti comprensivi. Segue poi il Centro di formazione professionale di San Giovanni Bianco e, quindi, l'istituto Alberghiero di San Pellegrino che, nonostante l'eccellenza riconosciuta sia in provincia sia fuori, è stato scelto solo dal 12% degli studenti (tra colore che si fermeranno in valle). «L'attivazione di nuovi indirizzi negli ultimi anni (meccatronica, liceo linguistico e scienze umane insieme l'anno prossimo porteranno circa 120 studenti, ndr) è stato sicuramente l'elemento che ci ha consentito di tenere più studenti in valle -?spiega il dirigente del Turoldo di Zogno, Gualtiero Beolchi -. Ma a fare da elemento motivante è stato anche il nuovo modo di fare scuola. Il legame col territorio è diventato sempre più forte e importante, ci sono relazioni con le aziende, dove i ragazzi fanno già apprendistato e formazione, fino al lavoro. Questo ha favorito in molti ragazzi la scelta di un indirizzo più vicino al proprio paese».(fonte Eco di Bergamo)
Alunni brembani fuori dalla valle: La fuga rallenta
Inversione di tendenza nella scelta delle superiori Sempre più ragazzi scelgono istituti vicini a casa Sempre meno pendolari. E sempre più studenti «radicati» in valle. La Valle Brembana, negli ultimi anni, ha cambiato tendenza. Sarà che sono stati avviati nuovi indirizzi di studio, sarà che i trasporti verso la città e l'hinterland in alcuni casi sono diventati difficoltosi e pesanti. Sta di fatto che la «fuga» dalla valle verso gli istituti cittadini sembra essersi fermata. Ora, sempre più ragazzi che escono dalla terza media, si fermano nelle tre scuole superiori vallari, il «David Maria Turoldo» (tre licei e tre indirizzi tecnici) di Zogno, l'istituto Alberghiero di San Pellegrino e il Centro di formazione professionale di San Giovanni Bianco. I dati di fine Anni Novanta dicevano che circa il 26% degli studenti di terza media si iscriveva poi a scuole fuori valle: nei successivi anni scolastici i numeri sono andati in aumento, con il 28% dell'anno successivo e poi il 33% dell'anno scolastico 2003-2004. In quelle occasioni si parlò di maggiore apertura culturale dei ragazzi: ovvero, rispetto agli anni precedenti, quando la vicinanza della scuola da casa diventava fattore importante nella scelta dell'indirizzo, poco alla volta gli studenti cercavano anche nuovi istituti. Scuole, a indirizzo umanistico e non solo, non presenti in Valle Brembana: a partire dall'indirizzo psicopedagogico (il vecchio istituto magistrale) o il liceo scientifico, o ancora l'indirizzo di meccatronica. Peraltro il «pendolarismo» verso gli istituti cittadini interessava soprattutto gli studenti degli istituti comprensivi di San Giovanni Bianco, Zogno e San Pellegrino: qui, infatti, i trasporti pubblici consentivano e consentono tuttora ai ragazzi di arrivare in orario in città. Impossibile, invece, per gli studenti dell'alta valle, a Mezzoldo, Foppolo o Roncobello, arrivare a Bergamo, con i soli autobus, per il suono della prima campanella. La necessità di un trasporto in auto e orari di rientro troppo tardi rappresentavano e tuttora rappresentano l'ostacolo maggiore. Tanto che, chi spesso si iscrive a scuole cittadine, lo fa solo trasferendosi in un paese della media valle. E, ancora, negli anni scorsi, si era sollevata la protesta di alcune famiglie dell'alta valle per gli orari non sempre favorevoli anche di chi arrivava solo dal Turoldo di Zogno o dall'Alberghiero di San Pellegrino. Le preiscrizioni dalla terza media alla prima superiore di quest'anno segnano un'inversione di tendenza, con il ritorno alle percentuali di fine anni Novanta, ma quasi certamente con motivazioni a restare in valle diverse da quelle di 15 anni fa. Su 419 studenti di terza media che il prossimo anno scolastico si sono preiscritti alle superiori, 308 hanno scelto istituti vallari (il 73,5%) e 111 (il 26,5%) della città o dell'hinterland. L'«esodo» maggiore riguarda gli studenti di fatto più vicini a Bergamo, ovvero quelli dell'istituto comprensivo di Brembilla (che comprende anche gli abitanti di Ubiale Clanezzo, Gerosa e Sedrina): i ragazzi sono quasi divisi equamente per destinazione, ovvero 41 verso la città e 44 in valle. All'opposto sono gli studenti dell'alta Valle Brembana che, naturalmente, segnano il numero minore di iscritti a Bergamo e hinterland con soli 5 iscritti (il 9%) su un totale di 51. Anche l'istituto comprensivo di Zogno, pur essendo vicino alla città, vanta comunque un numero basso di iscritti agli istituti fuori valle: sono solo 14 su 90 ragazzi. In valle, a fare la parte del leone, è il Turoldo di Zogno (dove sono presenti liceo scientifico, scienze umane e linguistico e tre indirizzi tecnici) scuola verso la quale si orienta la maggior parte dei ragazzi di tutti gli istituti comprensivi. Segue poi il Centro di formazione professionale di San Giovanni Bianco e, quindi, l'istituto Alberghiero di San Pellegrino che, nonostante l'eccellenza riconosciuta sia in provincia sia fuori, è stato scelto solo dal 12% degli studenti (tra colore che si fermeranno in valle). «L'attivazione di nuovi indirizzi negli ultimi anni (meccatronica, liceo linguistico e scienze umane insieme l'anno prossimo porteranno circa 120 studenti, ndr) è stato sicuramente l'elemento che ci ha consentito di tenere più studenti in valle -?spiega il dirigente del Turoldo di Zogno, Gualtiero Beolchi -. Ma a fare da elemento motivante è stato anche il nuovo modo di fare scuola. Il legame col territorio è diventato sempre più forte e importante, ci sono relazioni con le aziende, dove i ragazzi fanno già apprendistato e formazione, fino al lavoro. Questo ha favorito in molti ragazzi la scelta di un indirizzo più vicino al proprio paese».(fonte Eco di Bergamo) Comments are closed.
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Gennaio 2024
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