Adottata la prima variante al Piano del territorio
Nuove vie e prosegue la ciclabile per Sedrina
Restyling nel quartiere a valle dell’abitato.
Ci sono strutture di livello vallare e un riassetto urbanistico nel progetto della prima variante al Piano di governo del territorio adottata dal Consiglio comunale di Zogno, uno dei Comuni che in ottemperanza al dettato delle leggi in materia si è dotato del nuovo strumento urbanistico nei tempi previsti. La variante è stata illustrata nei dettagli dalle relazioni del vicesindaco e delegato alla tematica del territorio Giampaolo Pesenti e del progettista di piano Gian Battista De Vecchi. Pesenti e De Vecchi hanno punteggiato la discussione che ha portato all’adozione a maggioranza della variante con i voti favorevoli di Lega Nord e Pdl/Udc, e l’astensione «benevola » di «Zogno Democratica» con interventi per le minoranze di Roberto Mazzoleni e Roberto Fustinoni.
Studio sul rischio esondazioni
Entrando nel dettaglio del documento, si tratta sostanzialmente di un riassetto funzionale – e perciò migliorativo – della vivibilità del paese con variazioni pressoché insignificanti in tema di nuova edificabilità. Il progetto di variante ha un primo momento determinante nelle risultanze dello studio della situazione idrogeologica della «piana di Zogno», la zona a valle dell’abitato percorsa dalle vie Cesare Battisti e Antonio Locatelli e attraversata dal fiume Brembo: nello studio sono ipotizzate le conseguenze di eventuali esondazioni, da cui scaturiranno le misure da adottare per la messa in sicurezza del territorio. Punti di forza della variante sono il proseguimento della pista ciclopedonale da Zogno a Sedrina e del nuovo tratto di prossima costruzione a cura della Comunità montana di valle ad Ambria, e l’ipotesi – a salvaguardia degli spazi necessari – di una strada di servizio alla zona industriale che dovrebbe correre a fronte fiume alle due citate vie. Strade che saranno rivisitate quando saranno liberate dal traffico di passaggio, tornando così ad essere urbane. È prevista anche rotatoria per l’immissione su via Locatelli da via San Bernardino, con la conseguente eliminazione dei pericoli dell’attuale innesto.
Restyling al quartiere di valle
La variante apre prospettive anche per il restyling dell’intero quartiere di valle dell’abitato, che dovrebbe essere rivitalizzato sia con una nuova e radicale sistemazione viaria con marciapiedi e spazi verdi, sia con l’ampliamento dell’attuale rete commerciale con la rivisitazione richiesta dalla proprietà di parte della struttura manifatturiera esistente – un lungo ed ampio porticato lungo via Battisti fino all’imbocco di via Polli, ad esempio – con inserimento di negozi di vicinato. Ancora, sistemazioni funzionali della viabilità sono previste per le frazioni di Endenna e Stabello che aspetta una circonvallazione. Sono state infine discusse alcune modifiche alla normativa di piano e quindi è arrivata l’adozione. Ora sessanta giorni di tempo per eventuali osservazioni e, a primavera, l’approvazione del documento
Il sindaco
«Ridisegniamo il territorio senza più traffico in centro»
«Questo momento di riflessione sul Piano di governo del territorio che è stato approvato nel 2012 – spiega il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti – è opportuno e direi addirittura obbligato nell’ottica del futuro assetto del territorio comunale, che sarà tutto diverso dopo l’ormai prossima apertura della variante della strada di valle. Tanto per dire: non più oltre ventimila automezzi in transito, per cui riappropriazione da parte dei cittadini del lungo asse viario che attraversa il paese». E prosegue: «Tra i presupposti del progetto del futuro zognese
si era voluta una programmazione flessibile con attenzione e relativo adeguamento alla situazione, che è in costante evoluzione. La variante garantisce il corretto sviluppo della vita della nostra comunità». Afferma a sua volta il vicesindaco Giampaolo Pesenti: «Non sfugge certamente quanto di positivo si verificherà per Zogno con l’apertura al traffico della variante della strada di valle. Zogno si potrà riappropriare della sua più forte componente territoriale e comunitaria comprendente ampia residenzialità e strutturalità produttiva. L’istituzione del Distretto del commercio denominato la Porta della valle Brembana aveva avuto tra i presupposti anzitutto proprio l’eliminazione del pesantissimo traffico veicolare di passaggio con la conseguente riappropriazione di spazi nei quali sviluppare anche il commercio che porta vitalità. Le possibilità e le potenzialità per tali prospettive ci sono, certamente non possono essere dell’immediato. Però se ne devono pensare i presupposti ed è quanto si fa con la variante che farà di Zogno una realtà gradevolmente vivibile e vissuta (fonte Eco di Bergamo)