Il segretario uscente della Lega Nord, Matteo Salvini, ha vinto le primarie del partito ottenendo l’82,7 per cento dei voti e raggiungendo così l’80 per cento dei consensi che, secondo alcuni giornali, aveva fissato come obiettivo della consultazione. In tutto hanno votato 8.024 iscritti alla Lega Nord fino al 31 dicembre 2016, contro i 9.995 che votarono alle primarie del 2013. Salvini ha ottenuto 6.637, circa duemila voti in meno rispetto all’ultima consultazione tre anni fa.
lunedì 22 maggio 2017
“Non cambio nome, a me interessa il progetto”, ha detto Salvini, aggiungendo però che il suo obiettivo è ora di "aprire, coinvolgere" e "tagliare i rami secchi", perché "non ci interessano i militanti da congresso che non sanno neanche dove è Pontida, le truppe di cartone".Vittoria con l’82,7 per cento
“Con ieri si chiude il capitolo di Salvini uomo solo al comando e di chi dice che la linea lepenista non ci piace”, ha detto il leader della Lega. “È evidente – ha aggiunto – che è stata avvalorata la battaglia federalista, identitaria e sovranista del partito. Il federalismo e il sovranismo vanno dalla stessa parte, il popolo della Lega si è espresso, anche se la prossima volta faremo in modo che si esprimano tante persone in più”. Salvini ha conquistato il secondo mandato da segretario federale del Carroccio con la stessa percentuale di tre anni e mezzo fa contro Umberto Bossi: ha vinto le primarie con l'82,7 per cento dei voti dei militanti, battendo nettamente lo sfidante Gianni Fava (17,3%). Affluenza al 57 per cento, pari a circa 8.000 militanti leghisti tesserati da almeno un anno.
Legge elettorale e alleanzeSalvini ha parlato anche della legge elettorale e della possibilità di un accordo con Silvio Berlusconi. “Lavoro per vincere e avere un’alleanza il più seria e larga possibile – ha detto –. Questo significa però volere una legge elettorale maggioritaria che ti porti a fare una coalizione e a vincere o perdere. Se qualcuno invece dice ‘voglio il proporzionale e decidiamo dopo le alleanze’, valutate voi chi vuole un centrodestra unito e chi tiene il piede in due scarpe”. Secondo Salvini, poi, “Forza Italia è incoerente”, perché "parla di alleanze e poi parla di proporzionale". “È legittimo – ha concluso –, ma se Berlusconi vuole le mani libere per poi magari allearsi il giorno dopo con Renzi, non so cosa farci”.
Il no ad AlfanoSull’alleanza con Angelino Alfano, interpellato sulle Regionali del 2018 in cui Roberto Maroni vuole confermare l'alleanza di centrodestra, Salvini ha aggiunto: “Chi sta reggendo il moccolo a Renzi e alla Boschi non può essere alleato della Lega, a livello nazionale, in competizioni regionali, neanche in Lombardia”. Secondo il segretario della Lega, “non si può fare una cosa a Roma e un'altra qui: a livello locale ho lasciato libertà di scelta, ma a livello politico nazionale e regionale la scelta passa da me e la Lega non sarà alleata di Alfano".
Il tema migrantiSul tema migranti, poi, il segretario della Lega ha ribadito che è centrale nell’agenda del partito. E ha aggiunto: “Stiamo cercando tutti i modi per bloccare l'invasione clandestina con metodi legali o quasi legali, con le buone e non. Stiamo valutando ogni azione possibile per bloccare anche fisicamente gli sbarchi".