Con delibera di giunta di giovedi’ 8 agosto ha aderito al «Documento dei Comuni bergamaschi per il contrasto al gioco d'azzardo».
Questa campagna di sensibilizzazione serve a supportare la Regione Lombardia affinché modifichino la normativa esistente: il progetto di legge è gia’ stato approvato dalla giunta regionale lo scorso 4 Luglio 2013. Il gioco d'azzardo e' un fenomeno in continua crescita a cui sempre piu' spesso si associano la dipendenza, il disagio, la rovina di famiglie e purtroppo, come proprio anche tragedie.
Regione Lombardia, dunque, ha già deciso di prendere un impegno concreto per contrastarne gli eccessi. Un'azione che si sviluppera' con una doppia iniziativa: una Legge Regionale e una proposta di Legge al Parlamento'.
Negli ultimi anni tra le cosiddette nuove dipendenze sono aumentate in modo esponenziale quelle legate all'azzardo, ovvero episodi inizialmente sporadici che sfociano in un vero e proprio disturbo che mette a rischio la vita sociale, familiare, professionale e materiale».
Il dilagare di pubblici esercizi con macchinette «mangiasoldi», sale slot, giochi online, agenzie di scommesse, lotterie fa si che la Lombardia risulta la regione italiana con la maggior spesa assoluta per il gioco, mentre Bergamo è la terza provincia per spesa procapite. Per queste ragioni il Consiglio di rappresentanza e il presidente delle assemblee distrettuali dei sindaci hanno prima sottoscritto il manifesto promosso da Legautonomie e Terre di mezzo, poi preparato una propria carta contro la ludopatia. È da tempo che i primi cittadini tra cui quello di Zogno stanno segnalando al presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci di Bergamo uno stato di difficoltà determinato dalla dipendenza dall'azzardo non avendo materialmente gli strumenti per contrastarlo. Ecco perché è stato approvato anche a Zogno questo documento che verrà presentato dal Consiglio di rappresentanza dei Sindaci anche ai politici nazionali e regionali affinché intervengano sulla legge, permettendo alle amministrazioni di poter agire concretamente.
Il testo esorta, infatti, una nuova normativa che contenga: «L'obbligatorietà di un parere del sindaco per l'autorizzazione all'apertura di nuove sale e per l'installazione di macchinette nei locali pubblici» e un «vero e proprio potere di veto». A ciò si aggiunge il divieto di pubblicità, l'apertura di sale slot in centro a paesi o vicino a istituti scolastici, il divieto all'accesso al gioco ai minori, massicce campagne di informazione relative ai rischi dell'azzardo. Infine, il coinvolgimento di tutte le istituzioni preposte alla tutela della salute allo scopo di prendere in carico e curare il problema quando questo si presenta stante le difficoltà di organizzare la riabilitazione dei soggetti patologici.