Di fronte a questi dati non si possono più chiudere gli occhi. Siamo di fronte ad una realtà geo-economica fondata sulla leadership produttiva e sulla schiavitù fiscale, ma anche sulle virtù civiche, espressione di un'area geografica ed economica dalla forte valenza produttiva: un'impresa su tre attiva in Italia ha sede tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli». Per il gruppo "Maroni Presidente" la risposta più concreta alla crisi economica in atto resta la Macroregione, in quanto migliorerà i servizi, consentirà di realizzare più facilmente economie di filiera, infrastrutture e grandi opere e conferire maggiore forza contrattuale nelle controversie con Roma e Bruxelles. Inoltre, trattenendo almeno il 75% delle tasse sul nostro territorio, potremo incentivare l'imprenditoria giovanile attraverso politiche mirate e sgravi fiscali». (fonte La Padania)
L'economia di Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia vale, a parità di potere d'acquisto, più di quelle di Belgio e Svezia messe insieme. E, considerando il Pii prodotto in un anno {dati 2010), le regioni del Nord Italia in classifica sarebbero prima di Polonia, Olanda, Belgio, Svezia e Austria. Con oltre 583 miliardi di Euro nel 2011, il Prodotto interno lordo prodotto dalle quattro regioni equivale al 40% del complessivo italiano. E' quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati registro imprese, Istat e Eurostat, presentata ieri durante l'incontro tra il governatore della Lombardia Roberto Maroni e il sistema delle imprese brianzole alla Camera di commercio di Monza. Numeri che dimostrano, se ma i ve ne fosse ancora bisogno della forza della macroregione. Dove un'impresa su tre attiva in Italia ha sede tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli. E il dato sale al 40% contando solo le imprese manifatturiere). «Un tessuto imprenditoriale - sottolinea la ricerca – che a marzo 2013 conta quasi 1,8 milioni di imprese, comunque ridotto dalla crisi di circa 38mila imprese in meno in 5 anni. Un territorio con una forte incidenza di imprese straniere che pesano sul totale nel nord il 9,4%, contro la media italiana che si attesta a 8,5%, ma con meno giovani che fanno impresa (il 9% sul totale, contro il 10,3% della media nazionale). Per Stefano Bruno Galli, capogruppo in Regione della lista "Maroni Presidente" «il 40 per cento del Pil e oltre 50 miliardi di euro di trasferimenti configurano la realtà della Questione settentrionale.
Di fronte a questi dati non si possono più chiudere gli occhi. Siamo di fronte ad una realtà geo-economica fondata sulla leadership produttiva e sulla schiavitù fiscale, ma anche sulle virtù civiche, espressione di un'area geografica ed economica dalla forte valenza produttiva: un'impresa su tre attiva in Italia ha sede tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli». Per il gruppo "Maroni Presidente" la risposta più concreta alla crisi economica in atto resta la Macroregione, in quanto migliorerà i servizi, consentirà di realizzare più facilmente economie di filiera, infrastrutture e grandi opere e conferire maggiore forza contrattuale nelle controversie con Roma e Bruxelles. Inoltre, trattenendo almeno il 75% delle tasse sul nostro territorio, potremo incentivare l'imprenditoria giovanile attraverso politiche mirate e sgravi fiscali». (fonte La Padania) Lo scorso fine settimana, da venerdì 19 a domenica 21 aprile, tutte le 622 sezioni lombarde della Lega Nord hanno dato vita all’iniziativa “Sezioni aperte”. Le sezioni hanno organizzato almeno una riunione con militanti e sostenitori per discutere di politica. Tra gli argomenti, annunciava il segretario nazionale Matteo Salvini, si sarebbe discusso «di macroregione, delle priorità per la nuova legislatura, di crisi del lavoro, delle opere infrastrutturali indispensabili per l’economia lombarda, di sicurezza, sanità e welfare». Da questi incontri, spiegava ancora Salvini, ci si attendeva «una serie di proposte concrete da portare poi sui tavoli della Lombardia e, in subordine, a Roma». Così è stato. E le proposte emerse sono state raccolte e coordinate in un report organizzato per argomenti che pubblichiamo di seguito, sulla base della compilazione delle schede prestampate divise nelle medesime aree tematiche. Problemi dei territori di appartenenza -Infrastrutture locali da potenziare; -viabilità e problemi connessi al troppo traffico; -problematiche relative alla sicurezza, in particolare riguardanti l’aumento dei furti e delle rapine e più in generale connesse ai fenomeni di microcriminalità. Priorità per Regione Lombardia -Difesa delle piccole e medie imprese, dei commercianti e degli artigiani, mediante l’erogazione di maggiori fondi per innovazione e start-up; -blocco delle autorizzazioni per la costruzione di nuovi centri commerciali sul territorio lombardo; -eliminazione del bollo auto e diminuzione dell’IRAP. -contrasto alla delocalizzazione delle imprese lombarde. Aspettative sulla Macroregione -Trattenimento di una quota parti ad almeno il 75% delle tasse prodotte sul territorio; -istituzione dei dazi doganali per tutelare la produzione locale; -rapportarsi direttamente con l’Unione Europea, bypassando la mediazione di Roma per tutte le scelte più importanti relative ai territori della macroregione; -minore peso della burocrazia, snellimento complessivo e maggiore efficienza della macchina pubblica. Proposte su Sanità e Welfare -rivedere la normativa sull’assegnazione degli alloggi ALER, in particolare potenziando il requisito della residenzialità, portandolo dagli attuali 5 anni a 10 o 15 anni; -abbassare i costi dei ticket sanitari e aumentare le esenzioni per le fasce più deboli; -diminuzione dei tempi d’attesa della sanità (presente in quasi tutte le schede); -maggiori servizi e più aiuti ai residenti in Lombardia da almeno 10 anni. Proposte su Ambiente e Trasporti -Aumentare le risorse per il trasporto regionale, in particolare potenziando Trenord e migliorando efficienza e qualità dei treni lombardi; -contrasto alla cementificazione indiscriminata del territorio; -completamento in tempi rapidi delle grandi opere infrastrutturali di interesse regionale; -aumentare le aree verdi: -incentivare l’utilizzo di energie sostenibili; -maggiori bonifiche delle aree inquinate. Proposte sulla Sicurezza -ripristino del potere di ordinanza in materie inerenti la sicurezza per i sindaci; -contrasto dell’immigrazione clandestina e ripristino del reato di clandestinità; -maggiori fondi per il potenziamento delle polizie locali; -lotta e contrasto alle infiltrazioni mafiose sul territorio lombardo, in particolare per quanto riguarda Expo 2015. (fonte La Padania.net) Lega Nord, un mese di grandi iniziative per raddoppiare gli iscritti in Lombardia "Agli attacchi di certi giornali, rispondiamo come al solito: con i fatti. Nei prossimi 30 giorni le nostre sezioni e i nostri militanti daranno vita ad una grande mobilitazione sul territorio". Lo fa sapere il segretario nazionale della Lega Nord-Lega Lombarda, Matteo Salvini, che anticipa i contenuti della "campagna di primavera" messa in atto dal Carroccio lombardo. "Nei giorni 18-19-20 aprile, in una sera a scelta, tutte le 620 sezioni della Lega in Lombardia organizzeranno una riunione per discutere di politica e di proposte concrete da portare sui tavoli di Roma e del Pirellone. Parleremo delle priorità per la nuova legislatura, di lavoro e della crisi in cui versano molte delle nostre aziende, di riforma delle Aler, di ospedali e riduzioni dei ticket, di infrastrutture strategiche come Malpensa e Brebemi, ecc. Mi aspetto - afferma Salvini - che da queste serate di confronto mi arrivino sulla scrivania almeno 100 proposte sulle quali iniziare subito a lavorare tanto in Regione quanto in Parlamento". Mobilitati anche gli amministratori locali. "Il 4 maggio - continua il segretario leghista - organizzeremo un incontro fra i 170 sindaci e gli oltre 180 vice-sindaci della Lega Lombarda. All'ordine del giorno: la situazione devastante nella quale versano le casse comunali, l'Imu, la Tares, i pagamenti alle imprese e soprattutto la nascita di un coordinamento dei borgomastri lombardi contro lo Stato che li vuole uccidere". Appuntamento di piazza, invece, per l'11 e 12 maggio: "In questo fine settimana, allestiremo almeno 1000 gazebo in altrettante piazze - assicura Salvini - per spiegare alla gente le proposte elaborate nei precedenti incontri. E contestualmente daremo vita ad una giornata del tesseramento per raddoppiare il numero degli iscritti, da 25.000 a 50.000. Per le sezioni che avranno l'incremento maggiore, abbiamo anche previsto un premio speciale". Si tratta, conclude il numero uno del Carroccio lombardo, "di iniziative e obbiettivi ambiziosi, ma assolutamente alla nostra portata. Quanto si legge sui giornali in questi giorni non riflette la realtà. Nella Lega le polemiche sono un aspetto residuale rispetto alla stragrande maggioranza del Movimento, che è fatto di donne e uomini che con impegno ed entusiasmo dedicano gratuitamente il loro tempo e la loro energia per far vincere le nostre idee e per trasformare i nostri progetti in realtà concrete". Premesso che: - Le risorse che i cittadini del Nord versano attraversano tributi diretti ed indiretti superano di gran lunga quelle che lo stato destina ai medesimi territori - La mancata attuazione del Federalismo Fiscale ha fatto si che Comuni, Province e Regioni non virtuosi ricevano paradossalmente più di quelli virtuosi - Il patto di stabilità interno impedisce agli enti virtuosi di utilizzare le proprie risorse e conseguentemente di pagare le imprese per la fornitura di beni e servizio a loro favore - I mancati pagamenti di cui sopra hanno prodotto fallimenti, chiusure o difficoltà delle aziende creditrici della P.A. e conseguentemente calo del Pil e del gettito fiscale relativo - Il governo Monti anziché ridurre la spesa pubblica e rilanciare l'economia ha inopinatamente incrementato la pressione fiscale diretta ed indiretta con un ulteriore peggioramento della crisi l governatori di Lombardia, Piemonte e Veneto si impegnano solennemente a: 1. Rinegoziare con il governo, entro i 31/ 12/2013, il patto di stabilità interno, il fiscal compact e i livelli di pressione fiscale 2. Se il governo dovesse dire di noi, superare autonomamente i vincoli imposti da Roma e sostenere, anche reciprocamente e con ogni iniziativa, i pagamenti dei debiti dei comuni e province virtuosi nei confronti delle imprese 3. Costituire la Macroregione del Nord mettendo in essere le intese di cui al penultimo comma dell'articolo 117 della Costituzione 4. Intraprendere ogni iniziativa finalizzata a garantire che almeno il 75% delle risorse del gettito tributario prodotto in ciascuna delle tre regioni resti sul proprio territorio. 5. Ridurre la pressione fi scale relativa ai tributi e alla compartecipazione di propria competenza 6. Effettuare referendum attraverso i quali il popolo possa sancire la Macroregione del Nord i Sindaci e la Lega Nord si impegnano con ogni strumento a sostenere l'operato dei tre Governatori. Il Movimento depositerà entro la prossima settimana, presso il Senato della Repubblica, le firme già raccolte della proposta di legge d' iniziativa popolare finalizzata a dare attuazione ai punti 3) e 4) della presente mozione Pontida. 7 aprile 2013 Roberto Maroni, Roberto Cota. Luca Zaia ( fonte La Padania ) L'appuntamento sul pratone di Pontida, da sempre, lascia ricordi indelebili a militanti e sostenitori del Carroccio. «Ma quello di ieri è stato tra i più emozionanti». Dai microfoni di Radio Padania parla il segretario della Lega Nord Roberto Maroni. Non è testimone della sola cronaca, ma anche delle emozioni da lui vissute in prima persona. Il leader leghista si dice soddisfatto dell'evento, soprattutto perché - spiega - «ho visto voltare pagina a un anno di distanza dai fatti che hanno scosso la Lega, dalle indagini, dalle perquisizioni ». Un anno soltanto ma sembra passato un secolo. Nel frattempo il governo dei professori è stato di fatto pensionato, Maroni è diventato Governatore della Lombardia, il Parla mento è stato rinnovato, il nuovo obiettivo per la Lega è la Macroregione. Un anno durante il quale al centro del Carroccio è tornata la "base", «ed è per questo ha proseguito a spiegare il leader leghista - che ho voluto portare sul palco il maltolto alla Lega, cioè quei diamanti recuperati e pagati con i soldi della Lega, ricordando che i veri diamanti sono i militanti. Ho così deciso di darli alle sezioni che faranno nel 2013 le cose migliori perché la Lega sono gli stessi militanti». Maroni a Radio Padania ne ha anche per i "gufi" che davano il Carroccio in procinto di svanire dal palcoscenico della politica nazionale. «Alcun i giornali - ha evidenziato Maroni - continuano a sostenere l'insostenibile perché non possono accettare che la Lega sia tornata al centro della scena politica, speravano che sparisse come I'Udc e l'IdV». «Invece la Lega c'è - ha sottolineato il segretario federale - e sia mo determinanti». Una Pontida emozionante, la prima da segretario federale per "Bobo", andata «benissimo», che ha dato un segnale «di unità del movimento » con fischi arrivati solo da parte di «quattro pistola». «Subiranno le conseguenze di questo – ha tenuto a precisare Maroni ma erano isolati, gli altri 20 mila erano li per ascoltare il progetto che abbiamo lanciato sulla Macroregione». Sul fatto che si sia trattato di una «contestazione microscopica» concorda anche il segretario della Liga Veneta, Flavio Tosi, reca tosi ieri a salutare il leader del Movimento al Vinitaly di Verona. «È una questione di numeri - ha detto il primo cittadino del capoluogo scaligero - a fronte di migliaia di militanti c'è stata qualche decina che non ha capito qual è il bene comune del Carroccio». «I problemi interni - ha ribadito Maroni - si risolvono con l'unità. Bossi ha detto che siamo tutti fratelli e questo è fondamentale». A brindare con Maroni e Tosi tracciando il bilancio dell'evento di domenica, anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: «Pontida - ha osservato Zaia - ha detto che la Lega deve puntare senz'altro all' unità». «Abbiamo ora un po' tutti – ha proseguito - l'obbligo di gestire le tante anime, le tante visioni, le tante idee e le tante estrazioni sociali in teme alla Lega trasformandole in un partito e pensando alla Macroregione». ( fonte La Padania) Tutto pronto per Pontida, la Lega scalda i motori in vista dello storico appuntamento di domenica. Roberto Maroni ha usato i microfoni di Radio Padania Libera per lanciare l'abituale kermesse che arriva dopo una strepitosa vittoria alle ultime regionali in Lombardia e nel bel mezzo dello stallo romano. «A Pontida domenica si volta pagina, comincia una nuova storia, tutta da scrivere. Non sarà come le altre Pontide» ha assicurato il segretario federale della Lega Nord. «Voglio - ha continuato - che Pontida segni questo messaggio: il centro dell'azione politica della Lega è al Nord. D'ora in avanti - ha aggiunto – la costruzione della Macroregione impegna le forze della Lega. A Roma c'è una delegazione, ma in seconda linea. Il centro dell'azione si è spostato al Nord, il baricentro è il Nord». Del resto, per ora, a Roma regna la confusione. Il neo governatore della Lombardia non si sbilancia. «A Roma non so cosa succederà, sono impegnati nei bizantinismi, in queste trattative estenuanti per formare un Governo sostenuto da una maggioranza che non c'è». «Io - ha poi precisato - guardo con preoccupazione a quello che succede a Roma. Non perché la Lega sia interessata a entrare nel Governo, come qualcuno scrive, o a fare giochi strani, sono tutte balle. Ma perché è chiaro che un interlocutore è bene che ci sia a Roma». Altrimenti, per il leader del Carroccio, «le decisioni che il Governo deve prendere, non le prende nessuno o, peggio ancora, le prende il Governo Monti che è il Governo che noi abbiamo contrastato e continuiamo a contrastare». Il neo presidente della Lombardia sottolinea come il ritrovo di domenica sarà soprattutto una festa, annunciando anche ai militanti una «sorpresa sui diamanti». «Ma per ora non voglio dire nulla», dice abbottonato con riferimento all'inchiesta che ha riguardato l'ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito. «Andremo avanti - ha spiegato - fino a metà pomeriggio, la parte politica comincerà più tardi. Vogliamo riempire di contenuti questa storica giornata». «Voglio che a Pontida ci sia una grande festa nel giorno più importante» per la Lega e «domenica partirà una grande campagna per il nostro grande sogno». Per Maroni, «ci ritroviamo dopo due anni in cui sono successe tante cose. La Lega è passata attraverso un tunnel ma ne siamo usciti». Una Pontida «molto importante per la Lega» quella di domenica prossima anche «perché parte una nuova fase, la più importante della nostra storia, sarà l'occasione per porre le nostre condizioni come macroregione del Nord, a Roma, al Parlamento e alle istituzioni. Noi vogliamo essere - è l'auspicio del neogovernatore della Lombardia - un soggetto istituzionale che dialoga». «L'alleanza delle regioni del nord è una svolta e apre la strada al futuro. Di questo parleremo a Pontida, parleremo delle iniziative delle tre regioni che possono unire le forze per risolvere i problemi. In tanti settori ci può essere una grande vis ione unitaria delle regioni del nord per realizzare il grande sogno che abbiamo in mente: prima il nord. Adesso siamo in condizioni di poterlo fare». «La costruzione della macroregione impegna le forze della Lega», ha spiegato e «Pontida è il cuore della nostra azione politica» e darà «inizio a una nuova e gloriosa pagina. lo ho scommesso tutto me stesso sulla vittoria in Lombardia, che non era facile». Ora «la Lega c'è, è viva e continua a dettare le parole d'ordine della politica». Mentre «a Roma sono nella palude, non sanno da che parte uscire, entrare, salire e scendere. Sono lì bloccati mentre noi in Lombardia siamo già partiti e abbiamo messo la prima, la seconda e la terza». Secondo il leader leghista «Roma è ormai Bisanzio, noi siamo la concretezza». E nulla è più lontano da Pontida di Bisanzio.( fonte Igor Iezzi - La Padania). |
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