Il Consiglio regionale lombardo ha approvato una proposta di referendum consultivo per chiedere più autonomia per la Regione, in base all’art. 116 della Costituzione. Il provvedimento ispirato dalla Lega e sostenuto dal centrodestra è stato approvato coi voti del M5S essendo richiesta la maggioranza di due terzi. Contrario il Pd.
Si tratterà di una consultazione popolare perché i cittadini possano decidere se la Regione debba assumere più competenze e gestire più risorse sulla base dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione. Si voterà entro 18 mesi con voto elettronico.
Il testo del quesito, condiviso all’interno di un tavolo di lavoro in seno alla Commissione Affari istituzionali e poi approvato dalla stessa lo scorso 4 febbraio, è il seguente:
«Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?».
L’aula del consiglio regionale
La proposta doveva raccogliere per Statuto i 2/3 dei consensi dell’Aula: a favore si sono espressi 58 consiglieri (Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, NCD, Fratelli d’Italia, Pensionati, Gruppo Misto e M5S), contrari 20 (PD, ad eccezione del consigliere Corrado Tomasi che ha votato a favore, e Patto Civico).
«Sono molto soddisfatto, era il referendum che volevamo. L’unica strada - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni - per ottenere qualcosa da Roma è far scendere in campo il popolo sovrano, dare ai cittadini la possibilità di esprimersi, perché le “letterine”, gli emendamenti o le “propostine” di legge non servono a nulla».
«Questa Regione ha tutti i motivi di reclamare autonomia politica e amministrativa – ha detto il relatore Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) – perché parte dei Quattro motori d’Europa, propulsore della Strategia macroregionale alpina e alla luce del suo peso del 21% del Pil nazionale e dei 54 miliardi di residuo fiscale. La differenziazione deve essere un criterio di premialità». Galli ha annunciato, poi, l’elaborazione di una risoluzione ad hoc dove esplicitare materie concorrenti e correlate su cui si richiede maggiore autonomia.
Prima della discussione generale è stata respinta dall’Aula (voto contrario di maggioranza e Movimento 5 Stelle) la questione pregiudiziale sollevata da Pd e condivisa da Patto civico.
Il Consiglio regionale ha approvato anche una proposta di legge del Movimento 5 Stelle della Lombardia che da il via al voto elettronico per il referendum. La Lombardia sarà la prima istituzione italiana a investire concretamente in strumenti di democrazia partecipata.
MARONI:REFERENDUM PER AUTONOMIA È UN FATTO STORICO
"PRIMI A FARE CONSULTAZIONE SOLO CON VOTO ELETTRONICO"
(Ln - Lonate Pozzolo/Va, 18 feb) "Quella di ieri è stata una giornata straordinaria, l'approvazione da parte del Consiglio regionale del referendum consultivo per chiedere ai Lombardi se vogliono maggiore autonomia è un fatto storico, perché permette l'avvio del processo per rendere la Lombardia una Regione a statuto speciale. E sono sicuro che i Lombardi diranno 'sì'". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti, questa mattina, a Lonate Pozzolo (Varese) durante il sopralluogo per la demolizione degli immobili delocalizzati nei Comuni di Lonate Pozzolo, Ferno e Somma Lombardo.
RISPARMIO DI MOLTE RISORSE - "Il referendum - ha fatto notare Maroni - serve, perché, se, come presidente, vado a Roma con un mandato esplicito datomi dal popolo lombardo, per il Governo è più difficile dire di no. Sono molto contento che tutta la Maggioranza compatta l'abbia votato e sono contento del fatto che saremo la prima Regione a fare un referendum solo con il voto elettronico e questo ci permetterà di risparmiare molte risorse, perché la consultazione costerà meno della metà di quanto previsto, un'altra innovazione importante che rende questo referendum un fatto storico". (Ln)
Lombardia – referendum di autonomia
Romeo capogruppo Lega Nord: “Un atto di coraggio importante contro il neocentralismo di Renzi”
“Un atto di coraggio importante a difesa del regionalismo e contro lo smantellamento degli enti locali” Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord al Pirellone, è intervenuto oggi in aula sulla proposta di referendum consultivo per una maggiore autonomia della Lombardia. “Si è discusso molto del costo della consultazione referendaria. Domandiamoci invece quanto costerebbe ai lombardi non fare il referendum, considerato anche il recente taglio di un miliardo di euro da parte del governo centrale. Il referendum è l’unica speranza per i lombardi.”