"L'euro va rottamato e dobbiamo riprendere il controllo della
nostra moneta. Chi vota sì al referendum non ha e non avrà mai niente a che fare con noi"
Matteo Salvini imbocca con decisione la strada che lo porta ad abbandonare la vecchia definizione di centrodestra, mette la freccia e scatta in sorpasso alla guida del nuovo progetto "trumpista": quello di un contenitore che lui stesso chiama "sovranista e popolare", senza più spazio per gli indugi e gli inciuci. Chi tergiversa, ha ripetuto ancora il giorno dopo la mobilitazione di Firenze, resta fuori. E chi intende seguirlo dovrà avere ben chiaro un percorso che include, senza mezzi termini, anche l'attacco frontale all'Europa.
"L'euro è un esperimento finito, morto, fallito: chiunque voglia governare con noi deve sapere che l'euro va rottamato e che dobbiamo riprendere il controllo della nostra moneta", attacca il leader leghista. L'accelerazione impressa da Salvini non ammette compromessi: "Chi vota sì al referendum non ha e non avrà niente a che fare con me e con la Lega" è il messaggio, che non ammette repliche e che fa tremare ad esempio il sindaco di Venezia che si è espresso favorevolmente al pastrocchio firmato dal duo Boschi/Renzi.
Salvini non intende entrare in quelle che definisce le "dinamiche interne a quello che era il centrodestra", parola destinata a scomparire: "Io non uso più neanche questi termini" ha annunciato rilanciando il programma di difesa della sovranità nazionale. La vittoria del NO non potrà essere seguita da "nessun gioco delle tre carte: a febbraio si torna al voto e senza toccare nessuna legge elettorale, perché la legge c'è e si chiama Consultellum" ha chiarito Roberto Calderoli.
"Voglio vincere: se non governi non cambi nulla, non levi le tasse, gli studi di settore." ha ripetuto Salvini con un richiamo alla coerenza. "Non si possono ripetere gli errori del centrodestra che ha messo dentro tutti". Fuori dunque, sicuramente, Stefano Parisi: un "fantasma", una persona, aggiunge, "che ha paura della sua ombra". Giovanni Toti rivendica la sua presenza alla manifestazione di Firenze e avverte: "ho trovato tanti dei nostri felici di essere lì con me, tanti sindaci". "Per il centrodestra è tempo della chiarezza" avverte anche Giorgia Meloni. ( fonte ilpopulista.it)