Autonomia: Calderoli, testo ddl trasmesso a pres. Consiglio = (AGI) - Roma, 29 dic. - "La fase dei lavori per l'autonomia differenziata puo' finalmente entrare nel vivo: il testo del disegno di legge e' stato ufficialmente trasmesso alla presidenza del Consiglio entro la fine dell'anno, come promesso, e con l'ok alla manovra di bilancio c'e' il via libera anche per la costituzione della cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, su cui stiamo lavorando per renderla operativa gia' dal mese di gennaio". Lo annuncia il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. "Gli impegni presi fin dall'inizio del governo sono stati pienamente rispettati, ora non resta che procedere su questo doppio binario per regalare al Paese e ai cittadini una forma di Stato piu' efficiente e che permetta a tutte le Regioni di rendere al meglio - precisa - . Da un lato c'e' l'iter parlamentare, con il disegno di legge di iniziativa governativa di attuazione dell'autonomia differenziata, che confido verra' approvato rapidamente dal Consiglio dei ministri per poi approdare in Parlamento. Ricordo che tale testo recepisce i contenuti del documento approvato all'unanimita' dalla Conferenza delle Regioni; nel testo sono state introdotte anche riflessioni nate dal primo confronto in Parlamento e con gli altri interlocutori". "Dall'altro lato c'e' la cabina di regia, costituita con la legge di bilancio per il 2023 per predisporre i Dpcm che definiranno i livelli essenziali delle prestazioni e i relativi costi e fabbisogni standard, d'intesa con la Conferenza Unificata e con il parere parlamentare - precisa -. Una volta definito il tutto, sara' la volta delle varie intese con le singole Regioni che abbiano richiesto l'attribuzione di forme e condizioni particolari di autonomia. Anche le intese passeranno dall'approvazione delle Camere. In sostanza viene garantito un iter chiaro e trasparente che coinvolge il Parlamento e le Regioni interessate, nel solco tracciato dalla Costituzione e nel rispetto dei principi di sussidiarieta' e solidarieta' in un quadro di coesione nazionale. I treni per rinnovare il nostro Paese in una moderna ottica federale sono ufficialmente pronti a partire".
Il ministro della Lega ha trasmesso agli uffici di presidenza del Consiglio dei ministri
Autonomia: Calderoli, testo ddl trasmesso a pres. Consiglio = (AGI) - Roma, 29 dic. - "La fase dei lavori per l'autonomia differenziata puo' finalmente entrare nel vivo: il testo del disegno di legge e' stato ufficialmente trasmesso alla presidenza del Consiglio entro la fine dell'anno, come promesso, e con l'ok alla manovra di bilancio c'e' il via libera anche per la costituzione della cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, su cui stiamo lavorando per renderla operativa gia' dal mese di gennaio". Lo annuncia il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. "Gli impegni presi fin dall'inizio del governo sono stati pienamente rispettati, ora non resta che procedere su questo doppio binario per regalare al Paese e ai cittadini una forma di Stato piu' efficiente e che permetta a tutte le Regioni di rendere al meglio - precisa - . Da un lato c'e' l'iter parlamentare, con il disegno di legge di iniziativa governativa di attuazione dell'autonomia differenziata, che confido verra' approvato rapidamente dal Consiglio dei ministri per poi approdare in Parlamento. Ricordo che tale testo recepisce i contenuti del documento approvato all'unanimita' dalla Conferenza delle Regioni; nel testo sono state introdotte anche riflessioni nate dal primo confronto in Parlamento e con gli altri interlocutori". "Dall'altro lato c'e' la cabina di regia, costituita con la legge di bilancio per il 2023 per predisporre i Dpcm che definiranno i livelli essenziali delle prestazioni e i relativi costi e fabbisogni standard, d'intesa con la Conferenza Unificata e con il parere parlamentare - precisa -. Una volta definito il tutto, sara' la volta delle varie intese con le singole Regioni che abbiano richiesto l'attribuzione di forme e condizioni particolari di autonomia. Anche le intese passeranno dall'approvazione delle Camere. In sostanza viene garantito un iter chiaro e trasparente che coinvolge il Parlamento e le Regioni interessate, nel solco tracciato dalla Costituzione e nel rispetto dei principi di sussidiarieta' e solidarieta' in un quadro di coesione nazionale. I treni per rinnovare il nostro Paese in una moderna ottica federale sono ufficialmente pronti a partire". SANITÀ: potenziamento degli ospedali, dei presidi territoriali, del personale e del sistema sanitario in tutta Italia (non meno di 30 miliardi di investimenti), con particolare attenzione al piano vaccinale ancora troppo vago.
FISCO: flat-tax al 15% per famiglie e imprese; pace fiscale per 50 milioni di atti e cartelle esattoriali. Rimborsi immediati alle attività economiche chiuse per decreto dal governo o comunque danneggiate dal Covid, sul modello tedesco. CANTIERI E OPERE PUBBLICHE: sblocco di tutti i cantieri fermi (modello Genova), riqualificazione delle opere esistenti e nuove opere pubbliche da Nord a Sud; costruzione del Ponte sullo Stretto e collegamenti con tutti i porti del Paese con l’obiettivo di rendere l’Italia il più importante Hub logistico del Mediterraneo (5 milioni di posti di lavoro). SCUOLA: riforma della scuola, stabilizzazione dei docenti precari e potenziamento della formazione tecnica e scientifica, in armonia col mondo dell’impresa e del lavoro, anche in ambito universitario. AMBIENTE ED ENERGIA: totale autonomia nella trasformazione dei rifiuti in energia pulita e ricchezza, basta discariche e roghi tossici. Incentivi per il passaggio all’idrogeno, senza nuove tasse su plastica o altro. PENSIONI: riforma delle pensioni, con gli obiettivi di confermare Quota 100 e arrivare a Quota 41, per liberare migliaia di posti di lavoro per i giovani. Adeguamento delle pensioni, come da sentenza della Consulta. DISABILITÀ: Reintroduzione del Ministero per le Persone Disabili e SuperBonus del 110% per l’abbattimento delle barriere architettoniche. MADE IN ITALY: tutela del Made in Italy, dell’impresa, dell’agricoltura, della pesca, dell’artigianato, del commercio e di tutte le produzioni italiane, con regole (e tasse) certe per le multinazionali che vendono online. SICUREZZA E IMMIGRAZIONE: potenziamento dei controlli e investimento in uomini e mezzi sui temi immigrazione, sicurezza, difesa dei confini nazionali e contrasto alle mafie. GIUSTIZIA E P.A.: riforma della Giustizia con processi dai tempi certi; riforma e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. AUTONOMIA E POTERI LOCALI: delega alle Regioni che ne fanno richiesta dei poteri che lo Stato non riesce ad esercitare al meglio, e pieno coinvolgimento degli Enti Locali per il miglior utilizzo dei fondi europei. EUROPA: revisione di trattati e vincoli europei che, seppur momentaneamente sospesi, torneranno in vigore danneggiando famiglie e imprese nel nome dei tagli e dell'austerità Matteo Salvini a #andkronos : "Il governo non può continuare ogni settimana ad aprire e chiudere, aprire e chiudere, senza informare, programmare, condividere con nessuno. Gli Italiani non sono pacchi da chiudere e spostare". "Rispetto ai litigi, ai ritardi e ai pasticci del governo Conte, un governo diverso a guida Centrodestra, che punti su salute, sviluppo, lavoro, crescita sostenibile e famiglia, sarebbe apprezzato dal 90% degli italiani". Pietro Senaldi Libero 28 maggio 2020
Quando un partito sale nei sondaggi è spesso il risultato improvviso di mesi di lavoro, che si combina a condizioni contingenti però non fortuite. Si prende l'onda e si cresce sempre più. È quello che è successo alla Lega per un anno e mezzo, dal buon successo alle Politiche del 4 marzo 2018 fino alla caduta del primo governo Conte, nell'agosto scorso. Il Carroccio mieteva consensi grazie all'azione del suo capo, Salvini, come ministro dell'Interno, sia sul fronte sicurezza sia sul fronte immigrazione. Per un anno gli uomini della Lega sono sembrati i soli a capirci qualcosa nell'esecutivo. Pertanto il partito è salito dal 17% al 34 delle Europee, cannibalizzando Forza Italia nel centrodestra, in quanto dava l'immagine di forza di governo solida e popolare, e rubando voti nella maggioranza a Cinquestelle, in caduta libera a causa della manifesta incapacità dei propri ministri. Con l'addio all'esecutivo, il partito ha iniziato una lenta discesa. Prima di scarsa importanza, poi marcata, fino ad arrivare al 24% di una settimana fa. Il primo calo era dovuto alla delusione di chi contava su Salvini per cambiare il Paese; rinunciando alla poltrona, il leader ha posposto ogni possibilità di riforma. L'elettorato è rimasto deluso dalle promesse in tema fiscale ed economico che la Lega aveva fatto e non aveva portato a termine, obbligata a governare con una forza anti-imprese e anti-lavoro quale M5S. La ragione della rottura era proprio l'impossibilità di mantenere la parola rimanendo alleati di Conte e soci, ma la curva dei consensi spesso segue le emozioni del momento più che la logica. La Lega nei mesi ha avuto un'ulteriore flessione. Non era dovuta alle citofonate di Salvini o alla sconfitta in Emilia-Romagna, dettagli strumentalizzati dai rivali. Il calo forte si è avuto nel periodo in cui imperversava il Covid, perché nei momenti d'emergenza la cittadinanza si stringe intorno a chi regge il timone, chiunque sia. Conte è stato bravo a terrorizzare la popolazione e nascondere le proprie colpe.PIAZZE INTERDETTE La clausura poi ha interdetto le piazze al leader della Lega, il cui consenso si alimenta di relazioni dirette con l'elettorato. Per mesi, la paura di morire è stata più forte della voglia di vivere. Le imprese sono state costrette a chiudere e le ragioni del ceto produttivo sono rimaste congelate. Il premier e la società medicalizzata hanno rubato la scena a Salvini, danneggiato anche dalla circostanza fortuita che il virus si sia accanito particolarmente contro la Lombardia, terra natia della Lega e del segretario. I consensi complessivi del centrodestra non sono scesi ma il gradimento si è un po' spostato da Matteo alla Meloni, salita fino al 14%. La prova che le difficoltà del Carroccio fossero figlie dell'Italia costretta in casa si è avuta al primo accenno di ritorno alla vita. Il sondaggio successivo alla riapertura, reso noto dal programma tv Carta Bianca, ha dato il partito in crescita di quasi un punto, oltre il 26%, con il Pd ricaduto sotto il 21, e ha archiviato i sogni dei dem di agganciare la Lega. Non è un gran recupero, ma è un segno dei tempi cambiati, ancora più significativo poiché la rilevazione è di Ixé, istituto che tende a sottostimare il Carroccio, tant' è che è stato il solo a darlo fino all'ultimo sconfitto in Umbria, dove invece la Tesei vinse con oltre il 57%. La sensazione è che Salvini, che ha programmato un tour estivo per l'Italia, possa recuperare grande parte del consenso. I presupposti ci sono tutti. Il governo ha fatto poco o nulla per le imprese, elargendo spiccioli, per di più in prestito, e gravandole di spese ingenti per riaprire. Ancora meno ha fatto per lavoratori dipendenti e autonomi. I primi ancora in attesa della cassa integrazione, i secondi liquidati con qualche centinaia di euro. Nel frattempo, ci è capitata sulla testa un'inutile sanatoria degli immigrati e sono ripresi gli sbarchi. Il Paese si è impoverito e l'Europa non fa arrivare il suo aiuto quanto dovrebbe. APPARIZIONI DIRADATE Riguardo a Conte, ormai stanca alla terza parola, infatti ha diradato le proprie apparizioni. I ministri Bonafede e Azzolina si disputano la palma del peggiore della compagnia e gestiscono due mondi, giustizia e istruzione, che stanno per esplodere; mentre Di Maio gira il mondo a vanvera, senza neppure imparare l'inglese. L'Italia è uscita di casa e si è ritrovata i problemi di sempre, solo più gravi. I giallorossi aumenteranno debito e tasse senza riformare la giustizia, tema annoso ma che Salvini, a differenza di Berlusconi, può cavalcare a proprio vantaggio. Primo perché non è un ricco imprenditore, secondo perché le toghe ormai sono screditate ed è uscito nero su bianco che le inchieste contro di lui hanno esclusivi intenti persecutori. Con la ripresa dell'attività economica i cittadini torneranno a guardare ai partiti che ritengono il lavoro un valore e non una scocciatura e questo risintonizzerà gli elettori con Salvini. Ritorneranno la voglia di pace fiscale e di aliquota fiscale ridotta, se non unica. Qualche ulteriore schiaffetto dall'Europa e qualche sbarco faranno il resto. Quando poi agli italiani passerà la paura, essi collocheranno Conte nella sua reale dimensione di carceriere illegittimo e la Lega risalirà più decisamente. Approvato il nuovo statuto all'unanimità. Standing ovation all'arrivo del fondatore Umberto Bossi. Il vicesegretario Giorgetti: "Ci adeguiamo a nuove sfide, ma il dna rimane". Calderoli: "Vogliamo onorare il debito con lo Stato". "Oggi è l'inizio di un bellissimo percorso, è il battesimo di un movimento che ha l'ambizione di rilanciare l'Italia nel mondo". Con queste parole Matteo Salvini entra nell'hotel Da Vinci, alla periferia di Milano, con un presepe in mano (dono di un artista campano) per dare il via al congresso lampo che ha dato vita alla nuova Lega. In un paio d'ore è tutto finito, dopo l'approvazione per alzata di mano e all'unanimità del nuovo statuto che modifica quello federale del movimento fondato da Umberto Bossi nel febbraio 1991, come federazione delle forze politiche autonomiste allora esistenti.
Il Carroccio dunque si aggiorna. Sono circa 500 i delegati - 350 di diritto, il resto eletti - chiamati alla convention. Tuttavia il partito fondato da Bossi non è stato liquidato ma resterà in vita, soprattutto per le pendenze con la magistratura legate alla restituzione allo Stato dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali giudicati irregolari. L'intervento di Salvini "Siamo nel 2019 e il fatto che la Lega sia un movimento nazionale mi sembra ormai chiaro ed evidente" spiega Salvini. Poi aggiunge: "Il sogno di Umberto Bossi non è morto. Non riusciranno a fermarci". E risponde ai cronisti sul caso Gregoretti: "Non penso che questi giudici attacchino me, attaccano un popolo. Non c'è in ballo la libertà personale di Salvini è un attacco alla sovranità nazionale, al diritto alla sicurezza e alla difesa dei confini". Poi nel corso del suo intervento ribadisce: "Processateci tutti. Siamo l'ultima ancora di salvezza per il popolo cristiano occidentale". E annuncia: "Quando saremo al governo cancelleremo i senatori a vita". Sulla nuova Lega precisa: "Serve un movimento snello, al passo con i tempi. Abbiamo il 30% dei voti, non possiamo ragionare come se avessimo ancora il 3%. Bisogna aprire con intelligenza". Il nuovo statuto La Lega Nord "continua a essere un soggetto politico e giuridico - chiarisce il senatore Roberto Calderoli nel corso del suo intervento - che avrà un proprio ruolo politico. Noi intendiamo da una parte rispettare gli impegni presi con la Procura di Genova, onorare i debiti e continuare a pagare le nostre rate, dall'altra parte qualunque ricorso sia possibile per avere giustizia e non avere più questa spada di Damocle sopra la testa, noi intendiamo percorrerlo". Poi ricorda ai nostalgici autonomisti che "la Lega è diventata nazionale, lo dico rispetto a chi ha nostalgia della Lega Nord che in Italia due terzi dell'elettorato è al Centro e al Sud, quindi se vogliamo cambiare le cose dobbiamo prendere i voti anche di quella parte del Paese". La principale novità sarà dunque la possibilità per gli iscritti di avere la "doppia tessera": per i militanti, infatti, sarà abolita l'incompatibilità con l'iscrizione o l'adesione "a qualsiasi altro partito o movimento politico". Finora gli iscritti alla Lega Nord in linea teorica non potevano iscriversi alla nuova Lega. Bossi manterrà la carica di "Presidente Federale a vita" e nell'articolo 1 sarà mantenuta la parola "Padania". Nessun cambio è previsto per il simbolo con Alberto da Giussano né per la sede, che resterà a Milano, in via Bellerio. Non sarà automatico, inoltre, l'azzeramento delle altre cariche, compresa quella di segretario federale oggi ricoperta da Salvini. Il nodo sarà affrontato fuori dal congresso con un consiglio federale straordinario. "Con le regole che abbiamo scritto 40 anni fa, non si può fare politica oggi", sostiene anche il vicesegretario Giancarlo Giorgetti. Il 2020 "sarà un anno cruciale - continua - si dovranno decidere le regole di funzionamento della democrazia del nostro Paese, prima tra tutte le legge elettorale" Matteo Salvini annuncia una manifestazione di piazza contro il governo Pd-M5s. "Prepariamo a esserci a metà ottobre, a Roma. Il 19 ottobre penso a una grande giornata di orgoglio italiana", ha affermato durante una diretta Facebook. Un evento anticipato da altri incontri visto che il capo della Lega ha dato appuntamento ai suoi sostenitori il 15 settembre a Pontida, che non sarà solo un "appuntamento di partito" ma diventerà un "appuntamento di popolo, preceduto, il giorno prima, da un confronto con gli amministratori locali. Il 21 e 22 settembre metteremo gazebo in tutta Italia per chiedere democrazia, rispetto del voto e delle regole".
Con una promessa verso il suo popolo e un avvertimento agli avversari: "Facciamo una sana opposizione per qualche mese poi si torna a vincere. Si governa. Io non sono nato per guidare un popolo sottomesso agli ordini di qualcuno - afferma con riferimento al futuro governo Pd-M5s - potete tirare a campare per un mese per un anno. Noi ci stiamo preparando".Non è mancato poi il nuovo affondo nei confronti di Giuseppe Conte: "È il primo iscritto al Pd, gli italiani lo hanno capito. Il partito che ha perso tutte le elezioni. Il presidente della Repubblica viene dal Pd, il presidente del Consiglio ha ammesso di aver votato il Pd, magari pure il vice premier sarà del Partito democratico". Con un ultimo messaggio per Mattarella: "Lei è ancora in tempo a dare alla parola ai detentori del potere, il popolo". Per Salvini è in corso un vero e proprio "furto": "Io non mollo, non ci ho mai pensato anche dopo qualche minuto di rabbia, perché è in corso un furto della democrazia una minoranza della minoranza sconfitta a tutte le elezioni sta cercando di rientrare dalla finestra". "Donne e uomini liberi votano no"
Venerdì 16 Ore 11 Convention governatori Luca Zaia, Roberto Maroni e Giovanni Toti (Sala Consiliare "Pinamonte da Vimercate" - Via Lega Lombarda, 52). Presente anche il segretario Matteo Salvini. Ore 20:30 "Libertà identità sovranità" convegno con Roberto Marcato, Mario Borghezio e Fabrizio Cecchetti Sabato 17 Ore 14 Assemblea Federale Movimento Giovani Padani Ore 20:30 dibattito No Referendum con Roberto Calderoli Stefano Bruno Galli e Cesare Castelli sindaco di Ascoli Piceno entrambi gli eventi si terranno presso il tendone dell'area feste di Pontida (Via Bergamo angolo via Convento). Presente tutta la giornata il segretario Salvini Domenica 18, Ore 10:30 interventi esponenti Lega Nord e conclusioni del segretario Salvini (intorno alle 12). Governo, Salvini: "Ribaltone era pronto da tempo. In caso di voto pronti a manovra epocale"29/8/2019
Il governo M5S-Pd è "un ribaltone pronto da tempo, se da una settimana all'altra si passa dalla lega al Pd. L'accordo votato a Bruxelles sulla commissione imposta da Merkel e Macron aveva l'obiettivo di riportare indietro l'Italia e si spiegano i tanti no del governo degli ultimi mesi". Così Matteo Salvini in conferenza stampa al Senato. "La dignità e la coerenza valgono più dei ministeri, sono orgoglioso della Lega", ha poi aggiunto. "A Mattarella ribadiremo che la via più democratica è il voto".
Perché allora la crisi in agosto, annunciata da Sabaudia? "Rifarei tutto - ha spiegato Salvini - il mio elettorato, gli italiani si aspettano un forte taglio delle tasse, con il governo dei no non era possibile e tirare a campare non è quello che ci chiedevano gli italiani. Era un governo fermo, un parlamento fermo, magari erano telecomandati da altre città al di fuori dei confini italiani...". L'aula del Senato ha respinto l'autorizzazione a procedere contro il ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona aggravato per la nave Diciotti. I no sono stati 232. Anche se i risultati sono parziali, perche si potrà votare fino alle 19, dal tabellone elettronico si può vedere una prevalenza di voti in verde, che negano il rinvio a giudizio del vicepremier. Il risultato sarà ufficializzato alle 19 con la chiusura delle votazioni, ma il quorum è già stato ampiamente superato. Lega e M5s, quest'ultimo con l'eccezione di qualche dissidente, si sono tutti schierati per il no. E hanno potuto contare anche sui voti di Forza Italia.
Sondaggi Lega: Salvini porta la Lega oltre il 36%
Matteo Salvini si consacra leader indiscusso Con la Manifestazione dell’8 dicembre a Roma la Lega si formalizzerà a tutti gli effetti unico movimento nazionale. Sembrano passati secoli ma in soli quattro anni il movimento per il Sud, la segreteria di Salvini, e la vecchia simbologia del Nord, si sono miscelati in un effetto lievitazione impressionante.Per cucinare un consenso che - il Corriere della Sera con il sondaggio di Nando Pagnoncelli registra oltre il 36% - tanti sono stati gli ingredienti. A cominciare dai programmi azzeccati, dal continuo parlare di temi concreti mentre si filosofeggiava sui referendum o sulla riforma dei gruppi bancari, dalla capacità di essere sempre e comunque vicino ai pescatori, gli operai, gli impiegati, le imprese soffocate dal fisco, i ceti produttivi, le casalinghe, i giovani, insomma a chiunque non fosse soltanto un agglomerato di sigle o un portatore di interessi. La politica dal 2011 in poi ha guardato esclusivamente ai numeri, alle tabelle, agli spread, all’Europa, ai deficit, dov’è il volto umano? Dove sono i milioni di cittadini con i loro problemi, le loro ansie, le loro paure, le loro scommesse sul futuro rese sempre più fragili da un quadro incerto e rigido? Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, i riti vudù dal 04 Marzo in poi per non far nascere il Governo del Cambiamento, il PD che più perdeva voti e più si abbarbicava alle poltrone, Berlusconi che ormai è una maschera di cera sciolta nello stantio refrain di promesse identiche al ’94, tutto è concorso alla creazione della “nuova DC”, come la definisce l’Huffington Post. Oltre i numeri però, la sostanza è diametralmente opposta, e la forza della Lega è proprio nella chiarezza e nella centratura delle idee. La Democrazia Cristiana era un contenitore barocco pieno di correnti, spine, insidie, e sensibilità variopinte. Insomma, ognuno trovava la sua sfumatura di rappresentanza sotto la devozione a Dio. Al contrario, il Carroccio è un partito granitico e blindato, dove è il popolo elettorale ad essere stato centripeto nei suoi confronti, a convergere in una visione del Mondo più radicale e decisa. Questo non è un dettaglio da poco, perché significa che Salvini trae la sua forza dalla compattezza dei suoi sostenitori, e quindi può usare un mirino di precisione per sparare addosso alle cause dell’insofferenza a cui ci si sente condannati. “Fossi anche al 92% rispetterei gli impegni presi.” Eccola qui la concretezza dell’uomo che non si vende alla beatitudine della sua immagine, che non si crogiola nelle lodi di chi un tempo lo definiva cretino ed oggi lustra le scarpe al signor Ministro. Tornando alla Manifestazione prevista per l’Immacolata, Matteo Salvini potrebbe fare come gli Imperatori di Roma quando, temendo l’esaltazione della folla, portavano al fianco un addetto che ripeteva in latino: “Hominem te esse memento” (Ricordati che sei solo un uomo). (di Andrea Lorusso affaritaliani.it) Lega, svolta dopo le Europee 2019. Ingloba Fdi e Opa su Forza Italia. Il piano di Salvini e Giorgetti
di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)"In futuro non più questa alleanza". Quando sabato scorso Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha affossato il Centrodestra con sei parole non si è affatto morso la lingua, come ha detto scherzando (mica tanto) Silvio Berlusconi commentando le parole dell'ormai ex alleato. E' vero che la vecchia alleanza governa diverse Regioni e numerosi Comuni, e si presenta unita alle Provinciali di questa domenica in Trentino, ma in prospettiva il Carroccio di Salvini e Giorgetti ha in mente altri piani che nulla hanno a che fare con la coalizione che si è presentata fino alle ultime Politiche del 4 marzo. Il punto chiave saranno le elezioni europee del 2019 quando i vertici della Lega puntano a sfondare quota 30%, ad essere il primo partito italiano e a quadruplicare Forza Italia. Il quadro politico europeo e internazionale ormai ha superato il vecchio schema centrodestra-centrosinistra, come dimostrano anche le elezioni in Baviera, e in Via Bellerio stanno preparando un rassemblement sovranista da lanciare subito dopo il voto per l'Europarlamento che parta dalla nuova Lega nazionale per inglobare altri partiti e movimenti. Primo fra tutti Fratelli d'Italia e, non a caso, Giorgia Meloni ha già manifestato un interesse in tal senso. L'obiettivo è quello di una formazione popolare e populista, ovviamente euroscettica, che ambisca almeno al 40% e che in prospettiva renda Salvini e Giorgetti autonomi rispetto al Movimento 5 Stelle per il governo del Paese. L'altro target è quello di svuotare Forza Italia sia in termini di consensi sia di amministratori. In questo progetto, ampio e plurale, potrebbero entrare anche i civici arancioni liguri di Giovanni Toti e la corrente Forza Salvini appena nata in Forza Italia. Le parole di Giorgetti non sono state affatto una fuga in avanti (infatti Salvini si è guardato bene dal correggerlo) ma piuttosto hanno posto le basi per la svolta sovranista. Il processo sarà comunque lungo e fino alle Europee si andrà avanti con l'attuale schema del vecchio Centrodestra almeno per le Amministrative e le Regionali (l'anno prossimo si vota in Piemonte). Ma a partire dall'estate del 2019, con l'Unione europea ribaltata dal responso delle urne, verrà lanciato il rassemblement sovranista/populista. Di fatto un'Opa su Forza Italia. |
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