Lo sblocca crediti della Regione Lombardia si chiama Credito in cassa e punta a liberare un miliardo di euro di debiti delle amministrazioni locali in favore delle imprese. L'iniziativa messa in campo in pratica è una maxi operazione di factoring coordinata da Finlombarda, la finanziaria controllata dalla Regione, che ha stretto una serie di convenzioni con gli istituti bancarie e che mira a riuscire a veder pagate circa 15mila imprese creditrici e generare un migliaio di posti di lavoro.
L'attenzione è rivolta alle piccole e micro imprese di tutti i settori. Credito in cassa anticipa il pagamento fin da debiti molto bassi - la soglia minima è di 10mila euro - con una scelta mirata alle aziende di dimensioni ridotte che sono oltre il 90% del tessuto imprenditoriale del territorio. Del miliardo a disposizione il 70% è destinato ai comuni e il resto alle Province e ai capoluoghi di provincia. «Il tasso di interesse -spiega Massimo Garavaglia, assessore all'economia della Regione - per gli enti grazie alla nostra garanzia è molto basso, ma con questa iniziativa contribuiremo a incrementare del 0, 3% il Pil lombardo». La Regione con la sua garanzia consente che la cessione del credito sia dello 0, 75% scontata. Il miliardo messo a disposizione dalle società di factoring consentirà alle imprese la cessione dei crediti riguardanti le spese correnti ma anche quelle in conto capitale. L'importo massimo dei crediti cedibili è di 750mila euro nei confronti dei Comuni e 1, 3 milioni con le Province. Ma se le imprese creditrici a loro volta si impegnano a liquidare i loro fornitori o subappaltatori allora gli importi a disposizione passano rispettivamente a 950mila euro e 1, 5 milioni. In questo meccanismo rientrano non solo i debiti scaduti al 31 dicembre 2012 come previsto dalla analoga iniziativa nazionale messa in campo con il dl 35/2013, ma anche quelli che saranno maturati nei prossimi 5 anni.
Gli enti dal canto loro possono riprogrammare i pagamenti e dilazionare il rimborso dei propri debiti, la scadenza massima prevista è di 12 mesi per la parte relativa alle spese correnti e 36 mesi per quelle in conto capitale con interessi moratori a carico degli enti locali inferiori a quelli previsti.
Secondo quanto calcolato dalla Regione in questo modo si affronta circa un quarto dei debiti in corso della pubblica amministrazione lombarda con le imprese, ma il presidente Roberto Maroni conta di riuscire ad incrementare il miliardo fino a 2, 5 miliardi di euro in tempi brevi.(fonte ilsole24ore.com)