Roberto Maroni, con la sua personalità e la sua lista, consente la vittoria del centrodestra alle elezioni regionali. Rispetto alla tornata del 2010, il Pdl perde circa 450mila voti, mentre la LegaNord e la lista del Presidente ne guadagnano 135mila. Il centrosinistra, per parte sua, rispetto a 3 anni fa conquista 594mila voti. Il dato più significativo, tuttavia, è il confronto con il risultato alla Camera dei Deputati. Gabriele Albertini, rispetto a quanto preso dalla Coalizione Monti, ha perso circa 570mila voti; Grillo, invece, ha ridotto i suoi consensi di 252mila voti; il Pdl ha perso 287mila voti. La LegaNord, invece, ha mantenuto gli stessi voti alla Camera e alle Regionali (oltre 700mila). A raccogliere i consensi in uscita e a consentire l’affermazione del centrodestra è stata, quindi, la lista del Presidente, che non ha sottratto consensi alla LegaNord e ha consentito di recuperare i voti in uscita dal Pdl (circa 200mila), nonché di conquistare parte dei voti che, alle politiche, sono andati a Grillo (circa 100mila voti) e a Monti (oltre 130.000 voti). Un ulteriore elemento significativo è la performance personale del neo-presidente. Maroni ha preso 127.856 voti in più della sua coalizione, conquistando consensi personali da elettori di altre coalizioni. Complessivamente, quindi, se sommiamo il voto alla lista con il voto personale al presidente, si può calcolare in oltre il 12% il valore aggiunto della figura di Maroni e il suo apporto personale al successo elettorale della coalizione di centrodestra in Lombardia. ( fonte SWG app L'italia che vota). |
Comments are closed.
|
Archives
Gennaio 2024
CategoriesFai clic qui per effettuare modifiche.
|