Uniti, con forza e determinazione - ha proseguito il segretario - senza inginocchiarci a Roma e all'Europa delle banche e dei burocrati. Il 7 ottobre saremo a Venezia nel giorno della battaglia di Lepanto, quella con cui l'Occidente sconfisse l'lslam. E poi tutti a Modena 1'11 novembre. Altra tappa in Liguria a dicembre e in gennaio in Piemonte con una manifestazione enorme. Chiuderemo il 7 aprile a Pontida, nell'anniversario del giuramento. E spiega: Per noi la democrazia è una cosa seria. Se uno vuole diventare premier deve passare dalle elezioni, altrimenti non è più democrazia. Monti vuole farlo? Si accomodi. Montezemolo vuole farlo? Si accomodi.Noi abbiamo un' idea precisa - ha aggiunto il segretario - chi vince le elezioni governa, chi perde sta all'opposizione.Ma basta con qualcuno preso dal mazzo e messo lì a governare il popolo. La sovranità appartiene al popolo. Quindi questa fase deve chiudersi per sempre e dalle prossime elezioni chi vince governa altrimenti non vi è più democrazia. Maroni spiega come la due giorni lasciata alle spalle sia servita proprio come un confronto forte di idee e ad aprire al dialogo anche chi non la pensa come noi. Una cosa ora ci è più chiara a tutti: questo Stato non è interessato a noi, ma ai nostri soldi. E l'Europa dei burocrati è riuscita a ribaltare il concetto di aiuto e di solidarietà. Invece è importante restituire valore a parole come amicizia, onestà, rispetto e lavoro. E' ora di ripartire dal Nord e di lasciar perdere la lacrimosa ministra Fornero che ha fatto di tutto per complicare l' ingresso nel mondo del lavoro ai nostri giovani. Le nostre Regioni devono far crescere il Nord, dobbiamo trattenere al 75% per cento la nostra ricchezza. Il Nord da 40 anni lavora per la Magna Grecia, adesso basta. E portiamo avanti anche una politica di appalti a km O, prima le aziende del nostro territorio. Non consegnamo lavori ad imprese che stanno 1000 chilometri più in là, li iniziano e poi li interrompono. Nessun segnale di cedimento, la strada è avviata. Bersani ci ha criticato per il nostro incontro con gli imprenditori. Pensa di avere il monopolio? Visto che fa tanto lo spocchioso sbarcheremo in forze in Emilia a prendere i voti di quelli che lui ha tradito. Bersani ha un po' di ruggine addosso. Qualcuno lo vuole rottamare e forse è anche ora. Su un altro concetto Maroni ha voluto essere chiaro: Berlusconi, Bersani, Casini e Fini sono romani. Pensano ad alleanze, ma non ce ne frega niente, noi pensiamo ad allearci con la nostra gente. E su un 'altra cosa ha sottoscritto con la gente un patto di ferro: Contrasteremo le assurde politiche sull'immigrazione. Ho sentito che anche al Colle più alto di tutti {il Quirinale, ndr) sono favorevoli all'amnistia. Così tanti delinquenti saranno liberi, ma la Lega la bloccherà. Per farla ci vuole una maggioranza qualificata in Parlamento e noi siamo in grado di bloccare qualunque amnistia. Tanti nemici lungo la strada, ma nessuna paura perchè noi - spiega il segretario non siamo nè maroniani nè bossiani. Noi siamo leghisti. E per riuscire a spazzare via prima i tanti nemici ecco il regalo di Gianna Gancia: una scopa dorata in saggina per l'ottimo lavoro che ha fatto nella Lega e per spazzare via il Governo. Ne avrà bisogno per respingere quelli che pensano di poter spazzare via noi.
di Paola Pellai da La Padania 02.10.2012"
.