Il segretario lombardo: gli altri candidati miei fratelli, Bossi un papà «Indipendenza e disobbedienza» il suo slogan per il dopo Maroni
Il presenziometro investe Matteo Salvini della segreteria federale della Lega. Il suo slogan «Indipendenza (da Roma e da Bruxelles) e disobbedienza» piace ai militanti. Non c'è paragone tra il pubblico di ieri sera, arrivato a Spirano per ascoltare il leader della Lega lombarda candidato al post Maroni, e quello di venerdì per i suoi competitor, che lui, però, preferisce chiamare «fratelli, perché la Lega per correre forte deve essere compatta». Sa che la sua candidatura, per molti, è calata dall'alto da Roberto Maroni e cerca di fare squadra. «Non sarò un uomo solo al comando, e non dirò una virgola fuori posto sui miei sfidanti (tra cui il senatore bergamasco Giacomo Stucchi, ndr), e soprattutto su Umberto Bossi, il nostro papà», fa il politicamente corretto. L'eurodeputato milanese presenta la sua idea di Lega, mettendo a fuoco i bersagli, «che sono esterni al movimento, non dentro». Nel mirino ci finiscono anche i prefetti, con un assist di Daniele Belotti. Il segretario provinciale del Carroccio torna infatti sul suo ultimo cavallo di battaglia, improvvisando un sondaggio tra i militanti. «Chi è contento che a Bergamo arrivi un nuovo prefetto? Indovinate da dove viene? Non esiste che il Nord lavora e il Sud comanda. E se i giornali mi attaccano perché dico queste cose, per me è solo una medaglia al valore». Un coro di sostegno si leva da sotto il tendone. Salvini si aggancia e va giù ancora più duro: «I prefetti non li vogliamo, vanno cancellati. Chiudiamo le Prefetture anziché le Province». Con una posizione un po' distante da quella di uno dei suoi principali supporter bergamaschi, il presidente della Provincia Ettore Pirovano, che si è detto invece pronto ad accogliere il nuovo rappresentante del governo. Ma l'elenco dei «nemici» fatto da Salvini è lungo. Si va dai sindacati («Ma ci pensate che la Cgil apre uno sportello in Tunisia per far venire qui i lavoratori tunisini? Riportiamoli sulla terra i sindacati, e facciamogli pagare le tasse») al refrain dell'Europa e dell'euro: «Non dico di tornare indietro al ponte levatoio e alla lira, ma di sicuro, dopo 11 anni, è chiaro che la risposta non sono l'euro e questa Unione europea». Poi il (fu) Pdl e le alleanze: «Mi chiedono se sto con i falchi o con le colombe. Io tifo per chi mantiene gli impegni e infatti governiamo insieme dove ci sono le persone serie». L'esempio virtuoso è la Regione. Ma la storia cambia percorrendo lo Stivale, «perché quando varcano il Po e vanno a Roma gli Alfano e i Brunetta diventano il peggio del peggio». Si entra anche nell'altra metà campo, attaccando la sinistra: «In Italia non è normale, è fatta da mentecatti, non ci si può ragionare. Renzi? Uno che dice "io sono il meglio, gli altri sono una schifezza" non mi piace. Il Pd ci ha rotto le scatole con questo suo congresso». Poi si focalizza su quello della Lega di congresso: «Per tornare a crescere bisogna andare avanti insieme, firmate per il candidato che preferite, ma partecipate alle primarie del 7 dicembre, e il 15 dicembre riempite il Lingotto di Torino». Da scongiurare il rischio di una proclamazione a sala semideserta. Salvini si presenta con un'immagine ripulita, addosso una semplice t-shirt a sostegno del sindaco di Adro. «Lo spettacolo siete voi», liscia i tanti lumbard presenti. Incassando, tra gli altri, anche il sostegno dell'assessore regionale all'Ambiente, Claudia Terzi, e del consigliere regionale Roberto Anelli, anch'essi presenti a Spirano. Ai quali si rivolgono anche Pirovano - «La Lega è la diavolessa della politica», incita - e il senatore Nunziante Consiglio: «Restiamo compatti». Il deputato Cristian Invernizzi fa il résumé di quello che fa la Lega a Roma, Belotti di quello che la Lega fa a Bergamo: «Aiuta i bergamaschi a tenere alta la testa». La serata (che si era aperta con un remix del Va' pensiero, tra fumi verde padani) si chiude a passo di danza, con una pista piena, tra le cover di Renato Zero e El Condor Pasa. La Lega ritornerà a volare? ( fonte Eco di Bergamo).