La Lega Nord targata Salvini si cimenta con la sua prima prova di protesta popolare e scende letteralmente in strada, anzi in autostrada. Il Carroccio invita invita alla “disobbedienza civile” contro il “furto” dei rincari dei pedaggi autostradali (l’assurdo è stato toccato nel tratto Padova-Venezia, dove il pedaggio dal 1° gennaio è passato da 70 centesimi a 2 euro e 80). Organizzata dal Movimento giovani padani, che la pubblicizza sui social network con l’hashtag ‘#iononpago’, l’iniziativa prevede presidi e volantinaggi, domani mattina, nei pressi di una trentina di caselli autostradali del Nord. “Non paghero’ il casello e, con me, lo faranno altri cittadini incazzati”, annuncia il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, in una nota. “Il Nord ha gia’ pagato, ora tocca agli altri”, continua. Salvini sara’ presente, alle 11, probabilmente accompagnato da Roberto Maroni, alla barriera di Gallarate per mettere in atto lo ‘sciopero del pedaggio’.
Il tema e’ stato sollevato ieri dal deputato leghista, Nicola Molteni, che, rivolgendosi nel corso del question time nell’aula di Montecitorio al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha messo sul banco degli imputati “il grande raccordo anulare o la Salerno-Reggio Calabria”. “I cittadini del Nord – ha affermato Molteni – sono stanchi di pagare pedaggi e subire aumenti per permettere ai cittadini del Sud di viaggiare gratis. Francamente da un ministro lombardo come Lupi ci aspettavamo di piu’ non la passiva accettazione di un rincaro del pedaggiamento in Lombardia dell’11%”. “I lombardi pagano tre volte di piu’ di tutti gli altri, un esempio su tutti: la Milano-Como, 30 km di strada che costano ai cittadini 8 euro per andata e ritorno. Questo per sovvenzionare – ha accusato – l’eterna incompiuta Salerno-Reggio Calabria. Dal 1964 a oggi abbiamo speso per quella strada 7 miliardi di euro e per concluderla mancano ancora 58 km che costeranno altri 3 miliardi”.
La protesta sara’ concentrata in Lombardia, Friuli, Piemonte ed Emilia-Romagna. In Lombardia – spiega il coordinatore federale dei Giovani padani, Matteo Mognaschi – i presidi si terranno all’ingresso dei caselli autostradali di Gallarate (Varese, A8), Fino Mornasco (Como, A9), Gropello Cairoli (Pavia, A7), Melegnano (Milano, A1), sull’A4 uscita Brescia centro, oltre alla barriera di Sesto San Giovanni (svincolo per la A4) e due caselli nel Bergamasco. Volantinaggio anche alle uscite in corrispondenza degli outlet di Serravalle (Alessandria), Fidenza e Castel Bolognese, con lo slogan – spiega Mognaschi – ‘Niente saldi, il Nord paga il doppio’.
Certo la scelta del sabato non sembra così aggressiva come sarebbe stata quella di un giorno feriale, con le prevedibili conseguenze sul traffico lavorativo. Sembra cioè il modo per tastare il terreno e sondare la portata della risposta popolare.(fonte l'indipendenza.com)