Le tasse da abbassare, le strade da costruire, l'Expo da organizzare. E po la macroregione da costruire, gli impegni elettorali da mantenere (tra cui quello, ormai celebre, di trattenere il 75 per cento del gettito fiscale in Lombardia) e la sanità da riformare. Primo anno di mandato di Roberto Maroni, proclamato presidente lombardo il 18 marzo scorso. Il bilancio, quello vero, è rimandato di qualche giorno. Venerdì a Palazzo Lombardia si celebrano gli Stati generali della Regione, un colloquio collettivo tra la giunta a guida leghista e le parti sociali e i mondi delle professioni (chiuderà l'appuntamento un faccia a faccia tra lo stesso Maroni e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi). La prima candelina da spegnere è intanto l'occasione per un primo, parziale, rendiconto dell'attività svolta e delle cose ancora da fare. E per tirare le fila degli ultimi temi di cronaca: Aler, il dopo-Expo, Sea, la fusione Atm-Trenord. Maroni ieri ha incontrato Giuliano Pisapia a Palazzo Marino. Al centro dell'incontro, proprio la questione delle case popolari. L'ipotesi di una newco per gestire congiuntamente il patrimonio della case del Comune sta perdendo inesorabilmente quota. Più probabile una nuova convenzione (l'accordo finanziario è tutto comunque da riscrivere) che lasci ad Aler la gestione degli alloggi popolari del Comune. Le note liete arrivano dallo sport, invece. Ieri s'è chiuso il bando di Arexpo per l'eventuale realizzazione di un nuovo stadio sui terreni di Rho-Pero. È ufficiale ora: solo il Milan ha risposto. Maroni, peraltro tifoso rossonero, è stato da subito il principale sponsor dell'operazione cittadella dello sport. Oggi vedrà il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Ne parlerò con lui, voglio che sia il Coni a indicarci cosa serve a Milano e alla Lombardia in termini di impianti sportivi intorno allo stadio». La Sea, poi, e la fusione tra Atm e Trenord. Altre questioni aperte con Palazzo Marino. La Regione vorrebbe entrare (e dalla porta principale) nella società che gestisce gli aeroporti milanesi. «Il Comune vuole invece mantenere la maggioranza assoluta delle quote. Vedremo, ma i tempi sono stretti». Stesso discorso per la fusione tra i due vettori del trasporto pubblico locale. «Mi aspettavo una risposta dal sindaco. È un'operazione utile che anche Trenitalia vede di buon occhio». Il bilancio, si diceva. «Non c'è niente su cui non siamo intervenuti. Certo mi sarebbe piaciuto fare subito alcune cose che faremo nei prossimi anni. L'abolizione totale del bollo auto, per esempio, o quello dei ticket sanitari». E la giunta? «Ogni mese mi faccio dare dagli assessori il report sulla loro attività , e guardo con concretezza ai fatti. Stiamo andando con grande velocità nella direzione giusta e spero che questo giudizio sia confermato anche venerdì».( fonte Corriere della Sera)
Bilancio di Maroni «Meno tasse e ora sfida Expo»
Le tasse da abbassare, le strade da costruire, l'Expo da organizzare. E po la macroregione da costruire, gli impegni elettorali da mantenere (tra cui quello, ormai celebre, di trattenere il 75 per cento del gettito fiscale in Lombardia) e la sanità da riformare. Primo anno di mandato di Roberto Maroni, proclamato presidente lombardo il 18 marzo scorso. Il bilancio, quello vero, è rimandato di qualche giorno. Venerdì a Palazzo Lombardia si celebrano gli Stati generali della Regione, un colloquio collettivo tra la giunta a guida leghista e le parti sociali e i mondi delle professioni (chiuderà l'appuntamento un faccia a faccia tra lo stesso Maroni e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi). La prima candelina da spegnere è intanto l'occasione per un primo, parziale, rendiconto dell'attività svolta e delle cose ancora da fare. E per tirare le fila degli ultimi temi di cronaca: Aler, il dopo-Expo, Sea, la fusione Atm-Trenord. Maroni ieri ha incontrato Giuliano Pisapia a Palazzo Marino. Al centro dell'incontro, proprio la questione delle case popolari. L'ipotesi di una newco per gestire congiuntamente il patrimonio della case del Comune sta perdendo inesorabilmente quota. Più probabile una nuova convenzione (l'accordo finanziario è tutto comunque da riscrivere) che lasci ad Aler la gestione degli alloggi popolari del Comune. Le note liete arrivano dallo sport, invece. Ieri s'è chiuso il bando di Arexpo per l'eventuale realizzazione di un nuovo stadio sui terreni di Rho-Pero. È ufficiale ora: solo il Milan ha risposto. Maroni, peraltro tifoso rossonero, è stato da subito il principale sponsor dell'operazione cittadella dello sport. Oggi vedrà il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Ne parlerò con lui, voglio che sia il Coni a indicarci cosa serve a Milano e alla Lombardia in termini di impianti sportivi intorno allo stadio». La Sea, poi, e la fusione tra Atm e Trenord. Altre questioni aperte con Palazzo Marino. La Regione vorrebbe entrare (e dalla porta principale) nella società che gestisce gli aeroporti milanesi. «Il Comune vuole invece mantenere la maggioranza assoluta delle quote. Vedremo, ma i tempi sono stretti». Stesso discorso per la fusione tra i due vettori del trasporto pubblico locale. «Mi aspettavo una risposta dal sindaco. È un'operazione utile che anche Trenitalia vede di buon occhio». Il bilancio, si diceva. «Non c'è niente su cui non siamo intervenuti. Certo mi sarebbe piaciuto fare subito alcune cose che faremo nei prossimi anni. L'abolizione totale del bollo auto, per esempio, o quello dei ticket sanitari». E la giunta? «Ogni mese mi faccio dare dagli assessori il report sulla loro attività , e guardo con concretezza ai fatti. Stiamo andando con grande velocità nella direzione giusta e spero che questo giudizio sia confermato anche venerdì».( fonte Corriere della Sera) Comments are closed.
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Gennaio 2024
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