Roberto Maroni dal palco storico della festa dei popoli padani a Venezia rivendica pure la valenza simbolica di questa giornata: “Oggi e’ una festa che vale doppio – dice – la nostra festa contro chi voleva la Lega morta, invece siamo più vivi che mai. Siamo l’unica forza seria che osteggia il Governo falli-Monti”. “E’ una grande responsabilità ed emozione parlare da questo palco come segretario federale – ha aggiunto Maroni – con i giovani che ho voluto qui perché sono il nostro futuro. C’e’ tantissima gente, il solito giornalista diceva che quest’anno a Venezia non ci sarebbe stato nessuno che quest'anno a Venezia non ci sara’ nessuno invece il popolo della Lega non molla mai. Siamo molti di piu’ dell'anno scorso, ho visto piu’ gente in assoluto", ha concluso il segretario federale. Maroni, si e' detto preoccupato per le proposte che arrivano dal governo sulla riduzione del potere alle Regioni. "Solo il fascismo aveva questa opinione, non vorrei che il governo pensi di mandare i podesta' al posto dei prefetti". Ma Maroni poi ha aggiunto che "finche' c'e' la Lega c'e' speranza, finche' c'e' la Lega ci sara' democrazia". Per questo, ha aggiunto, "c'e' solo un voto utile per chi crede nel nord: e' quello alla Lega". La strada per combattere le disuguaglianze verso il Nord risiede nella "dissobbedienza civile e nel non rispetto del patto di stabilità".
E sul Veneto Maroni ha ricordato che "le radici profonde non gelano mai - ha avvertito Maroni - ma il referendum sull'autonomia del Veneto se e’ utile per accelerare il processo dell'Euroregione e’ positiva e importante e da sostenere ma bisogna stare attenti a non farci cadere nell'errore di dividerci come vorrebbero i nostri avversari”. Maroni ha invitato il "suo popolo" alla disobbedienza civile, a "passare ad azioni concrete" e ha ribadito che Equitalia deve andarsene dal nord. "La rivoluzione puo' partire dal Nord – ha proseguito Maroni - e per questo invito tutti i sindaci del Nord, anche quelli che non sono della Lega, ad accogliere la nostra azione di protesta".
Lancia in resta Maroni attacca l’operato del Governo "La Lega è sicurezza e lotta all'immigrazione clandestina. Questo governo sta cancellando tutto quello che ho fatto da ministro dell'Interno. Sui temi sicurezza la Lega ha piantato sua bandiera, respingimenti, poteri ai sindaci, lotta alla mafia fatto da noi come nessun governo aveva fatto prima. Su questi temi Monti ha fallito". E ha fallito anche sul welfare: “La riforma del lavoro della lacrimevole ministro Fornero e’ un obbrobrio che va cancellato. Errore grave fatto da persone che non sanno di cosa parlano". "La riforma del lavoro fatta col mio amico Biagi - ha aggiunto - era giusta, il Governo condanna i giovani alla disoccupazione o lavoro nero e riforma Fornero va cancellata. I numeri del falli-Monti sono di un terremoto, di un fallimento politico che è di Monti e di chi l'ha mandato lì per risolvere i problemi e sappiamo chi è senza passare dal popolo sovrano".
La campagna d’autunno della Lega parte con il Manifesto di Torino: "I 12 punti sono il manifesto economico della Lega, economico e fiscale. Parliamo di Euroregione del Nord, questa per essere una cosa seria e conveniente deve potersi tenere il 75% almeno delle tasse pagate da suoi cittadini e imprese". "La nostra proposta di legge è questa - ha spiegato Maroni - diciamo sì a Euroregione a condizione che diventi a statuto speciale. Voglio raccogliere milioni di firme per conquistare la nostra Euroregione e la nostra indipendenza. Non posso pensare che sia Roma a concederla, Dobbiamo essere più cattivi per strappare queste conquiste". Perché la rivoluzione non la regala nessuno, tanto meno questo Governo che “e’ quello più ostile al Nord anche se il premier e’ del Nord”. “Un Governo – conclude Maroni – che ha regalato 900 milioni alla Sicilia. Una vergogna, di fronte alla quale Pd e Pdl tacciono. E’ un’ipocrisia che dobbiamo vincere avendo più coraggio di protestare”.
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